Gli utenti Apple che vivono in Cina e utilizzano iCloud si ritroveranno tutti i loro dati archiviati da una divisione speciale di China Telecom, in osservanza con le norme locali.
Questo significa che tutti i dati iCloud memorizzati in Cina, che includono anche e-mail e messaggi di testo, verranno archiviati da China Telecom, una telco di proprietà statale.
In particolare, sarà la business unit di storage cloud Tianyi dell’operatore a gestire tutti i dati iCloud nel paese. Apple ha confermato la notizia a TechCrunch.
Per conformarsi alle leggi cinesi sulla cybersicurezza, Apple ha dovuto trasferire anche le chiavi crittografate di iCloud dagli Stati Uniti in Cina, in seguito alla migrazione sui server di China Telecom.
Questo significa che i dati degli utenti che vivono in Cina saranno conservati nel paese, in osservanza delle leggi locali. Tutti gli utenti interessati sono stati informati con una e-mail che Apple ha inviato nelle scorse settimane.
Secondo Reuters, tutto questo renderà più facile per le agenzie governative cinesi ottenere e-mail, messaggi di testo e altre informazioni presenti su iCloud.
Diversi attivisti per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per il fatto che tale cambiamento potrebbe essere pericoloso per gli utenti etichettati come dissidenti politici, le cui comunicazioni e informazioni personali potrebbero presto essere aperte alla sorveglianza.
Da parte sua, Apple ha ripetutamente affermato che la migrazione dei dati è un requisito obbligatorio per far funzionare iCloud e altri servizi cloud in Cina, una regione “redditizia” che l’azienda non può permettersi di trascurare. Tuttavia, la decisione di continuare a prestare un servizio come iCloud, alla luce dei comportamenti ormai noti del governo cinese, è apparentemente in contrasto con il principio della privacy a tutti i costi sempre portato avanti da Apple.