C’è concordia tra gli analisti: il successo di iPhone X, unito ad altri fattori chiave, non contribuirà ad un calo dei prezzi per i prossimi smartphone top di gamma.
Quando Apple ha sfondato in America la barriera dei 1000 dollari per il suo iPhone X (e abbondantemente quella dei 1100 € qui in Italia) lo scorso settembre, molti, tra addetti ai lavori e non, hanno mostrato un enorme scetticismo. C’era enorme perplessità e molti dubitavano che la gente avrebbe messo mano al portafogli per un telefono il cui costo superava, non di poco, quello di altri due iPhone altrettanto buoni, l’iPhone 8 e iPhone 8 Plus.
I numeri del successo Apple, tuttavia, hanno raccontato un’altra storia. Molte delle critiche e dei presagi funerei, infatti, quando non si sono rivelati completamente falsi, si sono rivelati comunque sbagliati o completamente fuori fuoco. Di più: i numeri del successo di iPhone X sono stati evidenti: Tim Cook, CEO di Apple, ha detto che iPhone X ha venduto più di ogni altro dispositivo Apple in ogni singola settimana da quando è andato in vendita il 3 novembre 2017. Numeri di un successo inequivocabile.
Non è mistero, tuttavia, che fossero in molti a sperare in una sorte differente (no, non stiamo parlando degli haters). Molti acquirenti Apple (e non solo) speravano, infatti, in modo del tutto legittimo, che l’insuccesso di iPhone X potesse mitigare i prezzi per il 2018 (sia sulla gamma Apple che per i competitors).
Bene, purtroppo questo calo dei prezzi, per gli smartphone top di gamma di Apple e non solo, potrebbe non avvenire, anzi…
Le vendite consistenti di iPhone X hanno dimostrato che gli acquirenti mainstream sono disposti a pagare una cifra di questo tipo, se non superiore, per i propri telefoni cellulari. E con le voci dell’arrivo di un iPhone X Plus a settembre, lo sfondamento dei 1000 dollari potrebbe essere definitivamente sdoganato (iPhone X Plus potrebbe anche partire da 1100 dollari o 1280€).
“Samsung, Huawei e OnePlus stanno tutti seguendo l’esempio di Apple nell’aumentare i prezzi dei loro dispositivi di punta”, afferma Jessica Dolcourt di CNET.
Secondo LG i motivi di ciò sarebbero, comunque, abbastanza banali: trai fattori chiave figurano il costo dei componenti, i prezzi dei concorrenti, gli incentivi degli operatori e le tariffe, ecc. Secondo LG ad un aumento di questi costi e di questi fattori segue un adeguamento di tutti i maggiori competitors.
Il costo della componentistica è uno dei fattori, come abbiamo sottolineato più volte per questo aumento dei prezzi. Doppie e triple fotocamere, schermi più sofisticati o rilevamento 3D facciale sono tecnologie che hanno portato a dei costi non trascurabili.
Ben Wood, capo analista di CCS Insight, sostiene: “Concordo certamente che alcuni aumenti di costo provengano dai componenti e dal processo di fabbricazione […], ma non in questo ordine di grandezza. Credo anche che Apple abbia preso la decisione strategica di aumentare il prezzo del modello flagship per massimizzare i rendimenti di una lineup davvero incredibile”.
Carolina Milanesi, analista di Strategie Creative, è d’accordo. “C’è sicuramente molto di più in questi telefoni rispetto al passato. Il costo dei materiali è certamente in crescita per questi dispositivi, ma penso che ci sia un margine di guadagno applicato dai costruttori ai loro prodotti di punta perché sono degli status symbol”.
E’ evidente, quindi, che la dinamica dei prezzi, in questo momento, abbia diverse cause e concause. Gli smartphone top di gamma nel 2019 dei principali produttori sono attesi a dei prezzi molto alti, purtroppo. Ma se il calo dei prezzi pare non avverrà non è detto che il mercato, a ogni latitudine, possa rispondere in maniera positiva.
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