Steve Jobs sta ad Apple come Apple sta a Steve Jobs. E dovete sapere che anche lo stile e il design dei negozi al dettaglio Apple è stato profondamente ispirato dai suoi pensieri.
E’ chiaro come la Apple che conosciamo oggi sia stata in tutto e per tutto plasmata secondo lo stile, l’ispirazione, la determinazione, il coraggio, l’intuito di Steve Jobs. Ma i giorni, i mesi, gli anni passano per tutti e un’azienda si deve anche evolvere con il mondo per mantenere alto il suo prestigio.
Oggi parliamo di negozi fisici “made in Cupertino” e dovete sapere che il design e lo stile che posseggono sono stati fortemente influenzati dai pensieri del suo fondatore.
“Sono sicuro che avremmo lavorato per una settimana sul design del negozio e sono ancora più sicuro che sarebbero venuti fuori tanti stili radicalmente diversi. Ricordo quando parcheggiò la sua auto, camminò veloce per arrivare prima di tutti e si fermò a guardare quei 6.000 metri quadrati del magazzino. Con la mano sul suo mento riusciva a dirmi che quella era qualcosa da fare – da acquistare – ed allora andavo avanti”.
Queste le parole dell’ex capo del settore commerciale Ron Johnson, un dirigente che conosceva molto bene il modo di fare e le intuizioni di Jobs agli inizi del nuovo millennio.
“La sua capacità di criticare pesantemente uno sforzo creativo non era seconda a nessuno. E la sua intuizione e la sua comprensione di ciò che i clienti avrebbero pensato era impareggiabile: per me il poter lavorare con lui era come aver ricevuto un regalo, in quanto stavo imparando tantissimo da quelle giornate e stavamo inventando assieme qualcosa di nuovo. La maggior parte delle persone modifica in corsa il proprio obiettivo/decisione mentre Steve rimaneva concentrato sul target senza abbassare le proprie aspettative, sapendo che poteva portare avanti i progetti in modo così naturale e spiegando il tutto con poche parole”.
“Mi chiamava ogni sera alle 20 perché sapeva che i miei figli proprio in quei minuti andassero a dormire e mi faceva assimilare le sue idee in modo tale che potesse delegarmi le decisioni in tutta sicurezza.”
Ma non fu tutto rose e fiori, tra i due ci fu anche un naturale scontro di idee che sfociò in una discussione: “nel 2001 avevo pensato fosse meglio virare leggermente la rotta per spostare l’attenzione del negozio fisico dai prodotti al contesto stilistico dello stesso. Jobs si arrabbiò e riuscì a farmi ragionare sul concetto, dicendomi che lui costantemente venne a controllare lo stato dei lavori per un anno e mezzo e sentiva che quella fosse la strada giusta. Con qualche esempio riguardo la qualità e l’elevato standard che i Film Pixar dovevano avere, mi convinse che la direzione più idonea era quella da lui pensata. Anzi, mi ringraziò per aver avuto la forza di aver messo sul tavolo un’altra idea di design del negozio e mi disse però che la forza per rincominciare da zero, lui, non l’avrebbe più avuta.
Ora Ron Johnson non lavora più in Apple ma siamo sicuri che, mentre raccontava queste righe, si sarà emozionato!
Fonte: appleinsider