Sul perché iPhone vende meno e quali soluzioni saranno adottate

Come previsto, Apple ha venduto meno iPhone rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Una situazione che non era mai capitata in passato, con circa il 15% in meno di smartph0ne venduti anno su anno. Tim Cook ha cercato di spiegare quali sono stati i fattori che hanno portato a questo risultato e quali saranno le soluzioni che Apple ha in mente di attuare. Sarà così?

I prezzi

Quando è stato chiesto a Tim Cook se il prezzo dei nuovi iPhone è stato uno dei fattori determinanti di questa crisi, il CEO di Apple ha risposto che questo aspetto non ha intaccato il mercato USA, dove i prezzi sono rimasti praticamente invariati rispetto al 2017, ma soprattutto i mercati emergenti.

Analizzando i prezzi, quello che dice Cook è vero. Negli Stati Uniti, l’iPhone XS costa 999$, proprio come l’iPhone X. Il modello XS Max costa 100$ in più, in virtù di uno schermo più grande, mentre l’iPhone XR a 749$ è l’entry-level tra i nuovi dispositivi Apple. Insomma, le differenze rispetto al 2017 sono minime, almeno negli USA.

La situazione cambia radicalmente nei mercati emergenti, dove il prezzo dell’iPhone è diventato un problema a causa della forza del dollaro. I tassi di cambio hanno amplificato gli aumenti dei prezzi, causando l’effetto a catena di far diminuire le vendite dei nuovi iPhone. Su questo punto, Apple si è già mossa in questi giorni abbassando il prezzo degli iPhone in alcuni mercati internazionali e slegando finalmente il prezzo dei prodotti dalla fluttuazione del dollaro. Questa soluzione porterà ad avvicinare i prezzi attuali a quelli del 2017.

Gli operatori mobile

Un altro problema evidenziato da Tim Cook è quello dei minori sussidi all’acquisto degli iPhone da parte degli operatori. Ad esempio, in Giappone la mancanza di queste offerte è diventata un fattore importante che ha portato al rallentamento delle vendite. Cook ha spiegato che una persona che ha acquistato un iPhone 6s per 199$ quando erano ancora disponibili queste offerte mensili ora potrebbe essere riluttante ad acquistare un nuovo dispositivo a 749$ e in un solo pagamento.

Apple sta lavorando anche in questo senso, sostituendosi agli operatori. Come già succede negli USA con l’Upgrade Program, Apple potrebbe consentire anche agli utenti di altri paesi di acquistare un iPhone a rate, pagando una certa cifra mensile, per poi riscattarlo (dopo 24 mesi) o cambiare dispositivo ogni anno continuando a pagare mensilmente.

Qualche esempio? Negli USA è possibile acquistare un iPhone XS a 49,91$ al mese o un iPhone XR a 37,41$ al mese.

Una soluzione del genere potrebbe arrivare anche in Italia.

Cicli di aggiornamento

Un altro punto “dolente” riguarda il fatto che gli utenti tendono a cambiare iPhone dopo più tempo rispetto al passato. Tim Cook ha detto che Apple progetta i prodotti per farli durare il più a lungo possibile: “Alcune persone mantengono il loro iPhone per diversi anni, altri magari vendono il modello di un anno fa per acquistare il nuovo. Il ciclo di aggiornamento si è però molto esteso, su questo non ci sono dubbi”. 

Un altro fattore che ha incrementato questo aspetto è il programma sostituzione batteria a 29$, che ha convinto molti utenti ad effettuare la sostituzione (migliorando autonomia e prestazioni) piuttosto che acquistare un nuovo iPhone.

Apple sta quindi ammettendo quanto già era palese a tutti: acquistare un nuovo iPhone ogni anno è roba da pochi.

Per questo motivo, Apple volte intensificare il Trade-in, favorendo la permuta dei vecchi modelli per offrire sconti sull’acquisto del nuovo. Una soluzione potrebbe essere quella di aumentare il valore degli iPhone presi in permuta, visto che ora sono molto più bassi rispetto al mercato dell’usato, oppure offrire incentivi sul prezzo finale del nuovo modello, un po’ come Apple sta facendo negli USA con l’iPhone XR.

Gli aspetti positivi

Se da una parte gli iPhone vendono meno, dall’altra la base di utenti che utilizza uno smartphone Apple ha raggiunto le 900 milioni di unità nell’ultimo trimestre del 2018. Un dato sicuramente importante, visto che anche il tasso di fidelizzazione è ai massimi storici. Questo significa che Apple potrà contare su quasi un miliardo di persone per vendere i propri servizi che, non è un caso, nell’ultimo trimestre fiscale hanno raggiunto nuovi record. Apple News ha 85 milioni di utenti attivi, Apple Music 50 milioni di abbonati, App Store continua a guadagnare milioni ogni giorno, iCloud è in crescita e in arrivo ci sono nuovi servizi come la piattaforma di video streaming che Apple potrebbe lanciare in primavera.

Cosa aspettarsi?

Il 2019 sarà un anno molto delicato per Apple, che per la prima volta si ritrova nella situazione di dover risolvere problemi strategici per evitare che le vendite degli iPhone continuino a diminuire nei prossimi mesi.

Ormai è chiaro che il mercato degli smartphone è saturo e che è davvero difficile stupire gli utenti con funzioni rivoluzionarie. Una volta bastava il pinch-to-zoom per avere l’effetto WOW e vendere iPhone come caramelle, oggi non basta nemmeno uno dei più avanzati sistemi di riconoscimento facciale in circolazione.

Gli utenti sono abituati a scoprire e leggere di nuove tecnologie, la concorrenza seppur a volte con ritardo (ma non sempre, anzi) riesce a proporre soluzioni simili a costi spesso inferiori. Per questo, a meno che Apple non riesca a presentare un qualche superiphoneacceleratoconbatteriainfinitaeschermoripiegabile, sarà fondamentale inventarsi qualcosa per incentivare le vendite.

Ben vengano gli Upgrade Program anche in Italia, ovviamente a prezzi ragionevoli. Diciamo che l’iPhone XS 2019 venga venduto a 50€ al mese, senza anticipo, con vincolo di 24 mesi e con possibilità di cambiare iPhone nel 2020 continuando a pagare la stessa cifra. Considerando che ora con 6-7 euro si hanno minuti illimitati e decine di GIGA, la spesa mensile non supererebbe i 60€. Cosa fareste?

Dall’altro lato, Apple potrebbe incentivare le permute con prezzi superiori e sconti sul nuovo modello. In questo caso, però, è difficile fare previsioni, perché al momento il valore che Apple dà agli iPhone usati è davvero poco conveniente, soprattutto rispetto ad alternative come Trendevice. Inoltre, il problema non credo sia riuscire a vendere un iPhone X nel 2018 (su qualsiasi portale privato), ma capire quanto bisogna poi aggiungere per acquistare il nuovo modello se appunto i prezzi continuano a salire. Una soluzione potrebbe essere quella di attivare un programma Trade-In che unisca maggior valore degli iPhone usati e sconti sul nuovo modello scelto.

E ora mettetevi nei panni di un consulente che lavora per Apple, quale strategia consigliereste?

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