Almeno negli USA, lì dove sarà disponibile a breve, la prima carta di credito creata da Apple sta suscitando molto interesse. Oggi emergono alcun dettagli sul suo funzionamento e sulle tipologie di utilizzo.
Matthew Panzarino di TechCrunch ha avuto modo di scoprire alcune delle funzionalità pratiche della Apple Card e le ha condivise in un interessante articolo.
Per quanto riguarda l’usabilità generale, la Apple Card non supporta più utenti o carte condivise, il che significa che ogni carta potrà essere utilizzata da una sola persona. In futuro non sono escluse novità in questo senso, almeno per i membri della stessa famiglia.
Per gli acquisti esteri sono previste commissioni per le singole transazioni. Per il resto, Apple Card offre “tassi più bassi” di altre carte. I TAEG variabili vanno dal 13,24% al 24,24%, in base alla cronologia dei crediti. Al momento non è ancora chiaro in che modo i clienti rientrano in questo spettro tariffario.
Come promesso da Apple, per gli acquisti negli USA la Apple Card non prevede commissioni o penali. Ad esempio, non saranno attivati tassi per il mancato pagamento del saldo alla scadenza. In caso di non pagamento del credito, continuerai a pagare il tasso d’interesse concordato sul saldo dovuto, ma tale tasso non aumenterà. Tale situazione, però, avrà un impatto negativo sui punteggi di credito degli utenti, utili per le campagne di rimborso Daily Cash. I parametri sono da collocarsi nel 2% di rimborso in caso di acquisti fuori dal mondo Apple, mentre chi acquista presso quest’ultima invece avrà un 3% di rimborso.
La sicurezza è ovviamente un punto di forza della Apple Card. La carta non presenta segni identificativi, come numero o CVV tradizionali. La carta fisica ha un numero codificato sulla banda magnetica, ma gli utenti non avranno mai accesso a teli informazioni. Invece, la carta virtuale corrispondente presente nell’app Wallet mostra solo le ultime quattro cifre del numero di conto personale dell’utente.
Quando effettui acquisti che richiedono l’inserimento di un numero di carta, l’app Wallet genera un numero virtuale e un CVV. Questo processo può essere ripetuto manualmente se un utente lo preferisce.
Inoltre, Goldman Sachs non è autorizzata a utilizzare i dati dei clienti per scopi pubblicitari esterni o interni, sebbene la banca avrà a disposizione una porzione di tali informazioni per i report interni.
Infine, la carta fisica viene attivata attraverso quello che sembra essere un tag NFC che interagisce con iPhone, con un processo di abbinamento molto simile a quello degli AirPods. La Apple Card non offre però funzioni touchless per quanto riguarda i pagamenti con POS compatibili, visto che si presenta solo con la tipica striscia magnetica e il chip. Non si tratta comunque di un problema, visto che per i pagamenti touchless si potrà utilizzare Apple Pay tramite iPhone o Apple Watch.
In caso di smarrimento o danni alla Apple Card, la carta fisica verrà sostituita gratuitamente.
Apple Card debutterà negli Stati Uniti questa estate, con un lancio internazionale previsto in un secondo momento.