Zuckerberg come Tim Cook: GDPR ovunque per proteggere la privacy e nuovo tool su Facebook

Mark Zuckerberg ha pubblicato un editoriale sul The Washington Post per condividere i quattro modi che, secondo lui, dovrebbero essere integrati in una nuova regolamentazione per migliorare internet.

Secondo Zuckerberg, una nuova regolamentazione dovrebbe cercare di limitare la condivisione di contenuti dannosi, di garantire l’integrità delle elezioni, di proteggere la privacy e di promuovere la portabilità dei dati. In particolare, Zukerberg chiede una maggiore regolamentazione sulla privacy, facendo eco alle dichiarazioni simili condivise più volte da Tim Cook.

La privacy secondo Zack

Nell’editoriale, Zuckerberg afferma di “essere d’accordo” con le richieste di introdurre un quadro simile al GDPR anche negli Stati Uniti. Secondo il CEO di Faceobok, tale regolamentazione dovrebbe consentire agli utenti di scegliere cosa succede con i loro dati:

La privacy e la protezione dei dati richiedono un quadro globalmente armonizzato. Le persone di tutto il mondo hanno chiesto una normativa sulla privacy completa in linea con il regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione europea, e sono d’accordo. Credo che sarebbe utile per Internet se un numero maggiore di paesi adottasse norme come il GDPR come quadro comune.

La nuova normativa sulla privacy negli Stati Uniti e in tutto il mondo dovrebbe basarsi sulle protezioni fornite da GDPR. Dovrebbe proteggere il tuo diritto a scegliere come utilizzare le tue informazioni, consentendo al tempo stesso alle aziende di utilizzare le informazioni a fini di sicurezza e per fornire servizi.

Zuckerberg rileva inoltre che un quadro globale regolamentato allo stesso modo renderà più semplice il lavoro delle aziende:

Credo anche che un quadro globale comune – piuttosto che una regolamentazione che varia in modo significativo per paese e stato – garantirà che Internet non si  frammenti, che gli imprenditori possano costruire prodotti che servano tutti e che tutti ricevano le stesse protezioni.

Inoltre, Zuckerberg dice che spera che le nuove norme sulla privacy possano “aiutare a rispondere ad alcune delle domande che il GDPR lascia aperte“. Il CEO afferma inoltre che Facebook ha una “responsabilità importante” nell’affrontare questi problemi:

Credo che Facebook abbia la responsabilità di contribuire a risolvere questi problemi e non vedo l’ora di discuterli con i legislatori di tutto il mondo. Abbiamo sviluppato sistemi avanzati per la ricerca di contenuti dannosi, l’interruzione delle interferenze elettorali e la trasparenza degli annunci. Ma le persone non dovrebbero fare affidamento su singole aziende che affrontano questi problemi da soli.

Tim Cook ha più volte chiesto una riforma della privacy diffusa. Ora anche Zuckerberg fa altrettanto, forse “costretto” dalle ultime vicende che hanno visto Facebook protagonista in negativo in termini di tutela della privacy.

Il “nuovo” Facebook

Proprio in quest’ottica, a partire da oggi Facebook ha iniziato ad aggiungere una funzionalità che permette agli utenti di capire come viene gestito il proprio feed di notizie.

Questo nuovo strumento ti consente di capire perché i post di amici, pagine e gruppi compaiono nel tuo feed di news, consentendo anche di controllarne la regolarità di pubblicazione sul tuo feed.

Il tool appare come una domanda cliccabile, del tipo “Perché sto vedendo questo post?“. Da quando è nato Facebook, è  la prima volta che il social network include informazioni su come funziona il ranking dei post sulla piattaforma.

Se vedi qualcosa di non interessante apparire nel tuo feed, basta cliccare su “Perché sto vedendo questo post?” nel menu a discesa accessibile nell’angolo destro di un post. Una volta lì, Facebook ti darà una carrellata dei motivi per cui il post è presente nel tuo feed. Potrebbe essere una ragione piuttosto semplice, come il fatto che si tratta di un post di uno dei tuoi amici o di un gruppo o di una pagina a cui hai aderito.

In ogni caso, Facbook ti permette comunque di accedere a informazioni più dettagliate su come le interazioni passate sul social network hanno portato a un post che appare nel tuo feed. Inoltre, sarai in grado di vedere se la popolarità di un post condiviso ha influito sul posizionamento nel tuo feed.

Anche lo strumento “Perché sto vedendo questo annuncio pubblicitario” presenterà ora ulteriori informazioni, ad esempio su quando esattamente l’inserzionista ha caricato le proprie informazioni sui clienti per la corrispondenza del pubblico di Facebook o se l’inserzionista ha dei partner di marketing che aiutano a pubblicare l’annuncio.

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