La dislessia è uno dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento più diffusi in Italia. Vediamo come l’utilizzo di iOS può rappresentare un aiuto concreto, a casa e sui banchi di scuola.
Negli ultimi anni si è iniziato a parlare molto dei DSA, sigla che indica i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Si tratta di una categoria particolare di disturbi nelle abilità scolastiche. I più noti sono Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia: in questa serie di approfondimenti ci concentreremo sulla più diffusa delle quattro, la dislessia. Solo in Italia, infatti, si stima che una percentuale dal 5% al 17% della popolazione sia dotata di questa caratteristica, dato significativo dell’incidenza del DSA nella vita di molte famiglie, che spesso sono inconsapevoli di cosa significhi e di come vada affrontato.
Questa particolare tipologia di disturbi non ha nulla a che vedere con il quoziente intellettivo della persona, tant’è che a numerosi personaggi illustri, fra i quali anche il compianto Steve Jobs, è stata diagnosticata una forma di dislessia. In molti infatti ritengono i dislessici particolarmente propensi a cogliere la vita di tutti i giorni in modo diverso rispetto alla maggior parte delle persone, come descrive il fondatore di Virgin Richard Branson, anch’egli dislessico.
Caratteristiche della dislessia
La dislessia si manifesta già a 5 anni, ma viene diagnosticata solo dalla seconda classe delle primarie, quando i bambini faticano ad acquisire una lettura fluente e accurata: lo studente ha difficoltà a riconoscere le lettere, ostacolato quindi nella creazione di quegli automatismi che utilizzerà per il resto della vita. Ciò comporta un dispendio energetico notevole: il dislessico si sforza di leggere bene e, quando ci riesce, è talmente impegnato nella lettura da non cogliere il significato del testo.
Per rendere l’idea di come appaia un testo agli occhi di un DSA, questa simulazione trasmette un’idea abbastanza precisa della sensazione provata.
Gli strumenti compensativi
La legge 170/2010 stabilisce in modo chiaro che uno studente dislessico ha diritto ad una serie di strumenti compensativi. Questi non rappresentano né una facilitazione (lo studio della materia è comunque presente), né un vantaggio (lo studente non è avvantaggiato rispetto a gli altri): vanno considerati alla stregua degli occhiali per un miope.
La tecnologia touch fornisce in questo settore un validissimo aiuto e da questo punto di vista possiamo suddividere gli strumenti compensativi in tre grandi gruppi:
- aiuti per la lettura
- aiuti per la scrittura
- strumenti per lo studio
In questa sede ci addentreremo nel primo gruppo, mentre i successivi saranno oggetto di futuri approfondimenti.
Gli aiuti per la lettura su iOS
Apple si è da sempre distinta per la grande attenzione che ripone nell’accessibilità dei propri prodotti verso le fasce di utenza con difficoltà di vario tipo, tanto da rappresentare un modello di riferimento per l’intera industria. Molte funzioni sono disponibili già dal pannello impostazioni, il che vuol dire che sono disponibili a livello di sistema operativo. Le piattaforme concorrenti devono invece ricorrere all’ausilio di app di terze parti, perdendo quella coerenza di utilizzo che rende così piacevole, ed in questo specifico ambito anche efficace, l’utilizzo di iOS.
Il primo aiuto che un dislessico può ricevere quando deve leggere è sfruttare la sintesi vocale.
Apple ha implementato molto bene questa caratteristica nell’apposita sezione disponibile nelle impostazioni, andando in Generali->Accessibilità->voce. Qui sarà sufficiente attivare “Leggi selezione” per abilitare l’opzione “leggi” ogni volta che un testo viene selezionato e, sopratutto, “Leggi schermo” che farà leggere al sistema operativo le parole presenti a schermo.
Per migliorare ulteriormente quest’ultima funzione, consigliamo di attivare anche “Evidenzia contenuto” per abilitare un segnaposto visivo che avanza contestualmente alla voce sintetica.
Per facilitare la lettura da parte degli studenti DSA, in molti degli applicativi disponibili su iOS è possibile selezionare un font specifico per la dislessia, OpenDyslexic.
L’installazione è piuttosto semplice: dopo aver contribuito al progetto con una donazione anche minima, è possibile scaricare il font in formato .mobileconfig. Basterà autoinviarsi una email con questo file allegato, aprirlo con il client nativo iOS Mail ed aprire il contenuto della mail. iOS consiglierà quindi di aprire le impostazioni di sistema, dove troveremo una nuova voce “Profilo scaricato“. Tappando su di esso, seguirà la procedura guidata per l’installazione del font.
Il carattere sarà ora disponibile in tutti gli applicativi che supportano i font di sistema, come Pages.
Chiudiamo questa prima carrellata con un’app dedicata all’OCR, molto utile per consentire non solo il riconoscimento dei caratteri, ma anche la lettura delle singole parole utilizzando il font appena installato, ovvero Ridit. Grazie ad essa è possibile scansionare un testo, convertirlo in digitale e farlo scorrere sullo schermo, parola per parola.
Nel prossimo articolo approfondiremo gli strumenti compensativi dedicati all’aiuto sulla scrittura e sul metodo di studio.
Se avete suggerimenti o consigli, scriveteli nei commenti: siamo curiosi di conoscere la vostra opinione.