Intervenuto all’annuale meeting degli investitori della Berkshire Hathaway, Tim Cook ha detto che gli investimenti della società di Warren Buffett sono la dimostrazione che Apple non è una normale società di tecnologia. Il CEO di Apple ha rilasciato anche altre interessanti dichiarazioni.
Tim Cook ha affermato che Apple acquista un’azienda ogni due o tre settimane: “Negli ultimi sei mesi abbiamo acquisito circa 20-25 aziende. Lo facciamo sempre, la media è questa. Si tratta per lo più di piccole imprese, visto che Apple è sempre alla ricerca di talenti e di proprietà intellettuali”.
Cook ha poi spiegato che, dopo aver investito 1 miliardo di dollari per il nuovo campus di Austin, ora Apple sta cercando nuove opportunità di investimento: “Abbiamo tanto denaro in cassa e cerchiamo di investirlo al meglio. Acquisiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno e che ha uno scopo strategico“.
Alcune recenti acquisizioni su piccola scala includono l’italiana Stamplay, specializzata in soluzioni di backend per la creazione di app, e la Laserlike, che lavora su tecnologie per l’apprendimento automatico. Altre aree di interesse includono la realtà aumentata e i contenuti di Apple Music.
L’ultima grande acquisizione di Apple è datata 2014, quando venne acquistata Beats per 3 miliardi di dollari. Nel 2018 è stata acquisita la Texture per 485 milioni di dollari, grazie alla quale è nata la piattaforma Apple News+.
Nell’intervento al meeting organizzato dalla Berkshire Hathaway per i suoi investitori, Tim Cook ha ringraziato la società per la fiducia e gli investimenti fatti in questi anni. Proprio questi investimenti dimostrerebbero secondo Cook che Apple non è una normale azienda di tecnologia, ma un’azienda di prodotti di consumo.
Non è quindi un caso se Warren Buffett e la sua Berkshire Hathaway non hanno mai investito in società tecnologiche, fatta eccezione per Apple dove attualmente possiedono azioni per un valore da oltre 50 miliardi di dollari.
“Warren Buffett è stato molto chiaro, non ha mai investito in società tecnologiche e società che non capiva“, ha detto Cook alla CNBC. “E ‘stato assolutamente chiaro con questo concetto, e quindi è palese che Buffett veda Apple come una società consumer“.
“In Apple crediamo che la tecnologia dovrebbe essere in secondo piano e non in primo piano. La tecnologia deve consentire alle persone di fare cose che non potrebbero fare altrimenti“, ha proseguito Cook. “Siamo nel settore tecnologico, ma lavoriamo in quell’intersezione tra tecnologia, arti liberali e discipline umanistiche, e quindi realizziamo prodotti per le persone, e quindi per i consumatori. Questo è il centro di ciò che facciamo”.
L’opinione favorevole di Buffet su Apple “sembra il riconoscimento di questa evoluzione“, aggiunge Cook. “Gestiamo l’azienda a lungo termine, quindi il fatto di avere il più grande investitore a lungo termine nelle nostre azioni è incredibile.”
I precedenti e rari investimenti in tecnologia della Berkshire Hathaway hanno riguardato solo IBM, ma sono effettivamente cessati nel 2018 con l’aumento degli investimenti in Apple. Di recente, Buffett ha però parlato con un certo interesse di Amazon.
Cook ha anche confessato di aver parlato la prima volta con Buffett quando aveva bisogno di alcuni consigli: “Non mi aspettavo rispondesse, poi abbiamo avuto una lunga conversazione. Mi ha suggerito di riacquistare le azioni Apple quando ritenevo che il loro valore fosse sottovalutato. E’ stato un consiglio prezioso, che lui stesso diede anche a Steve Jobs alcuni anni fa“.
Tim Cook non poteva esimersi poi dal parlare per l’ennesima volta di privacy, confermando che gli utenti non sono il prodotto di Apple e che l’azienda sente forte la responsabilità di tutelare i nostri dati.