L’auto a guida autonoma di Apple protegge la privacy e apre le portiere in modo diverso

Apple continua a lavorare sul suo veicolo a guida autonoma, almeno per quanto riguarda i brevetti e le possibili tecnologie che saranno eventualmente integrate su un’auto che, da quanto ne sappiamo, potrebbe comunque non essere mai prodotta. I nuovi brevetti riguardano la tutela della privacy e un particolare sistema di accesso all’auto.

Le portiere sono un elemento importante nella progettazione di un’auto, in quanto non solo servono per entrare e uscire comodamente dal veicolo, ma giocano un ruolo fondamentale anche in termini di stile e design. Le portiere delle auto si sono evolute da semplici cerniere oscillanti a porte ad “ali di gabbiano”, passando per le portieri scorrevoli o con cerniera sul retro anziché sul davanti.

Insieme alle portiere, una scelta di design riguarda anche il vetro, poiché se molte persone scelgono di avere finestrini chiare, ci sono altri che preferiscono proteggere la loro privacy e optano per versioni oscurate, almeno sul retro.

I nuovi brevetti pubblicati da Apple sono dedicati proprio questi due elementi.

Il primo brevetto riguarda il sistema di illuminazione interno: l’utente può gestire in modo avanzato l’illuminazione della vettura per controllare ciò che può o non può essere visto dall’esterno. Il vetro del finestrino viene trattato con un filtro leggero che è in grado di far passare senza problemi la luce, se usato con una particolare banda di luce. Modificando tale banda, l’utente sarebbe in grado di gestire ciò che gli altri possono vedere dall’esterno.

Il sistema di illuminazione dell’auto immaginata da Apple è costituito da LED di diversi colori al fine di controllare la luce emessa e sarebbe in grado di passare da due diverse modalità di illuminazione, coprendo l’intero spettro di luce visibile e le relative bande. L’utente può anche scegliere il colore dei LED e gestire quindi la privacy all’interno dell’auto.

Il secondo brevetto riguarda le portiere. Apple prevede un sistema a portiera incernierata posteriormente ma modificata, con i meccanismi anteriore e posteriore ai due estremi del veicolo anziché nella parte anteriore di entrambe le portiere. La modifica rispetto ad altre auto sta nel fatto che, invece di oscillare, le portiere anteriori e posteriori scivolano fuori senza bisogno di supporto.

Il meccanismo, che può funzionare senza il montante centrale della portiera, consente di avere un accesso estremamente ampio e senza ostacoli all’ingresso e all’uscita dal veicolo.

Il Project Titan continua quindi ad esistere, malgrado le varie modifiche e i tagli ai team. Malgrado questi brevetti, al momento la cosa certa è che Apple sta lavorando non tanto ad una propria auto, quanto ad un sistema di guida autonoma da vendere a produttori terzi.

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