Sir. Jonathan Paul Ive, meglio conosciuto al grande pubblico come Jony Ive, ha ufficializzato la sua dipartita da Apple dopo quasi trent’anni passati al servizio dell’azienda di Cupertino. Una carriere creativa votata al design e all’innovazione che ha fatto di Ive una delle figure certamente più apprezzate e influenti del panorama tecnologico di ieri e di oggi.
La carriera in Apple di Jony Ive, iniziata nel 1992, è stata sinonimo di grandi successi ma sopratutto di una rinascita per l’azienda di Cupertino in piena crisi dopo l’allontanamento del proprio creatore Steve Jobs. La sua grandissima passione per le automobili lo porto già in giovane età ad interessarsi proprio al design e questa sua grande vocazione lo porto a frequentare la Northumbria University, dove frequentò un percorso di studio orientato al design industriale.
Jony Ive fece il suo primo passo verso Apple quando, da dipendente della start-up Tangerine, collaborò con l’azienda di Cupertino al design dei primi PowerBook; le scelte di Ive in materia di design piacquero moltissimo ad Apple che iniziò un lungo corteggiamento culminato proprio nel 1992 con l’assunzione di Jony Ive.
Tra i suoi primi progetti concreti ritroviamo il celebre Newton Lindy MessagePad 110, di cui progettò sia la stilo che la cover a molla; nonostante i vari riconoscimenti ottenuti da Ive grazie a quel progetto, il MessagePad 110 si rivelò all’atto pratico un completo fallimento.
Con il ritorno alla casa base di Steve Jobs nel 1997 però la carriera di Jony Ive prese letteralmente il volo. Il fondatore dell’azienda si rese subito conto delle grandissime potenzialità di Ive e lo nominò vicepresidente senior del design industriale di Apple, conferendogli un forte potere esecutivo. I due intrapresero una partnership creativa molto forte con lo scopo di riportare in auge i valori fondamentali di Apple.
In un mondo dove i computer non erano altro che delle anonime scatole senz’anima ecco che Ive ebbe una delle sue più grandi intuizioni. Ive decise infatti di rispondere alla generale monotonia aggiungendo un po’ di… colore. Fu così che nel 1998 arrivò l’iMac G3 la cui iconica colorazione Bondi Blue viene ancora oggi ricordata dagli appassionati dei prodotti della mela morsicata. L’iMac G3 era un vero e proprio desktop PC all-in-one (comprensivo di monitor CRT integrato) formato da un guscio traslucido in plastica che permetteva di vedere la componentistica interna della macchina. Con questo Mac il designer decise di affidarsi al solo lettore CD e di dire addio al floppy disk (una scelta di grande lungimiranza ma ai tempi aspramente criticata), introducendo per la prima volta su un Mac la connettività USB. Fu Steve Jobs a definire questa macchina “di un altro pianeta, un buon pianeta, un pianeta con designer migliori”.
Il design di questi nuovi iMac fu subito ripreso anche dai laptop dell’azienda con la gamma iBook G3, fatto di plastica e gomma, che integrava un display da 12,1 pollici ed integrava una pratica maniglia che consentiva il trasporto del laptop senza la necessità di acquistare borse o custodie da viaggio.
Nel 2000 Apple presentò il particolarissimo G4 Cube, un computer compatto dal design senza dubbio futuristico per l’epoca. Il corpo del computer era infatti racchiuso in un elegante involucro in vetro; per quanto bello però alcuni clienti lamentarono alcune incrinature nel vetro dopo alcune settimane di utilizzo.
L’idea venne successivamente ripresa con altri prodotti dal design fuori dal comune come gli speaker iSub, i precursori di HomePod realizzati in collaborazione con Harman-Kardon e pensati per adattarsi specificatamente proprio al G4 Cube.
Il 2001 fu però l’anno della grande rivoluzione musicale, l’anno che consegnò al mondo uno dei prodotti più celebri e iconici del mondo Apple. Stiamo parlando di iPod, un prodotto rivoluzionario che consentiva di portare con se centinaia di brani in formato mp3 all’interno della propria tasca in tutta praticità. Un prodotto che ha fatto scuola e che ha di fatto aperto la strada al mondo della musica digitale, ad oggi il metodo più usato per usufruire dei propri contenuti musicali; negli anni successivi il prodotto è stato più volte rivisto sotto il profilo del design, rendendolo in taluni casi casi più compatto e moderno ed in altri casi invece più minimalista.
Negli anni successivi Jony Ive ha saputo dare sfoggio delle sue indiscutibili doti grazie a tanti prodotti iconici come iMac G4 e G5, due nuovi iMac dal design ed eleganza davvero senza eguali per l’epoca e che riuscivano a ridurre all’osso gli spazi occupati dalla macchina sulla scrivania, integrando al contempo sia il corpo macchina che il display in un solo prodotto.
La grande rivoluzione di Apple arriva però nel 2007, con quello che senza mezzi termini possiamo definire il prodotto più rivoluzionario e importante di tutta la storia di Apple. Il 2007 è infatti l’anno di iPhone, il prodotto che ha di fatto reinventato il telefono e che ha proiettato Apple ai vertici dell’industria tecnologica.
iPhone ha fatto scuola, ha creato il concetto moderno di smartphone come siamo abituati a conoscerlo e ha sopratutto dato il via alla vera e propria esplosione del settore, con una costante evoluzione che negli anni ha raggiunto sotto il profilo estetico e funzionale un altissimo livello qualitativo grazie al gusto di Jony Ive che ha sempre proposto linee estetiche eleganti come nella più pura filosofia Apple, basata non solo sulle funzionalità ma anche su linee ricercate e iconiche. Nel bene e nel male questo prodotto ha spesso ispirato anche la concorrenza, che ha più volte ripreso alcuni dei più iconici tratti distintivi di iPhone riportandolo sui propri prodotti.
Tra i prodotti più iconici dell’era Ive impossibile però non fare menzione ad iPad, il tablet che ha di fatto creato una nuova categoria di prodotti e che ad oggi risulta essere l’indiscusso re del settore grazie ad un software funzionale (portato ad un nuovo livello grazie ad iPadOS 13) e che per molti utenti è stato capace di sostituire persino il proprio PC grazie all’interfaccia semplice e all’esperienza utente di alto livello.
Negli ultimi anni il settore dei dispositivi indossabili ha trovato sempre più terreno fertile ed il merito va sicuramente attribuito ad Apple Watch, un’altro prodotto che ha sicuramente fatto la storia di Apple reinventando il concetto di orologio per farne un prodotto più smart, funzionale e sopratutto attento anche alla nostra salute grazie a tutte una serie di funzionalità avanzate per il monitoraggio dei nostri parametri vitali. Con Apple Watch Serie 4 è arrivata anche la funzione di ECG, una vera e propria innovazione per un prodotto consumer di questo tipo. Anche in questo caso però le grandi capacità di Jony Ive hanno saputo creare un prodotto di grandissima eleganza, la cui bellezza estetica è più volte stata accostata ad orologi di alto profilo.
A grandissima richiesta il 2019 è l’anno di Mac Pro, il Mac modulare invocato a gran voce da diversi utenti professionisti stufi di prodotti con limitate possibilità di aggiornamento hardware. Il nuovo Mac Pro 2019 è stato pensato da Jony Ive con linee estetiche decisamente particolari, che lo hanno più volte visto accostato ad una gratuggia. Al di la dei gusti estetici individuali è indubbio che questa macchia sia pensata con grande raffinatezza ed eleganza, con linee morbide ed un design minimale come nel pieno stile Jony Ive. Arriverà nel mercato italiano a breve ma nel frattempo siamo riusciti a darci un’occhiata da vicino proprio in fase di presentazione, alla quale eravamo presenti anche noi di iPhoneItalia.
In questo articolo abbiamo voluto proporvi alcuni dei prodotti più iconici e raffinati pensati da Jony Ive, la cui vena artistica e creativa è stata sicuramente una componente fondamentale di Apple in tutti questi anni. Ive continuerà ancora a lavorare a contatto con Apple ma è fuori dubbio che ora l’azienda dovrà essere capace di camminare con le proprie gambe, così come accadde per dopo la scomparsa del compianto Steve Jobs. Apple è riuscita addirittura a massimizzare le sue entrate anche nell’era post Jobs ma riuscirà a sopperire alla dipartite di uno dei migliori designer industriali di sempre? Non ci resta che seguire l’evoluzione per scoprirlo.