Donald Trump ha elogiato pubblicamente Tim Cook per il modo in cui il CEO di Apple contatta direttamente il presidente degli Stati Uniti su importanti questioni politiche e commerciali.
Tim Cook è stato definito “un grande dirigente” da Donald Trump proprio per il suo parlare con lui in modo chiaro e diretto di questioni importanti, sia politiche che commerciali, a differenza di tanti altri CEO che non hanno mai tentato questo tipo di approccio.
Parlando ai giornalisti fuori dalla Casa Bianca, Trump ha detto che Cook lo chiama “ogni volta che c’è un problema”. “Comunico con lui” ha aggiunto il presidente degli USA “perché è un grande dirigente. Perché lui mi chiama e altri no. Gli altri CEO assumono consulenti molto costosi. Tim Cook chiama direttamente Donald Trump“.
L’ultimo incontro tra Cook e Trump è avvenuto il 16 agosto, quando i due si sono incontrati per parlare di vari argomenti, dai dazi commerciali ai diritti umani. In quell’occasione, lo stesso Trump ha ammesso che le parole di Cook sulle tariffe commerciali contro la Cina erano state molto convincenti, tanto che la riforma che interessava anche gli iPhone (con dazi del 10%) sarà posticipata almeno fino a dicembre: “In quell’occasione” ha detto ieri Trump “Cook mi ha spiegato che il problema era Samsung, un diretto concorrente di Apple, che non avrebbe pagato le tariffe in quanto produce i suoi prodotti in Corea del Sud e non in Cina. Devo aiutarlo nel breve termine, perché Apple è una grande compagnia americana“.
Malgrado alcune divergenze di vedute soprattutto sui diritti umani, quando si parla di business i due sembrano andare molto d’accordo. E questo per Apple è un vantaggio non da poco.