Apple ha aggiornato gli algoritmi di ricerca su App Store, come confermato direttamente da Phil Schiller ed Eddy Cue in un’intervista con il New York Times. Può sembrare un controsenso, ma queste modifiche andranno a sfavorire proprio le app realizzate da Apple!
I due dirigenti hanno rivelato che ora l’algoritmo su App Store impedisce alle app realizzate da Apple di apparire troppo in alto nei risultati di ricerca. Dopo le indagini avviate negli USA e in Europa per presunti comportamenti anti-concorrenziali su App Store, l’azienda ha deciso di “ostacolare” volutamente le proprie app per aiutare gli sviluppatori di terze parti.
Da qualche tempo, infatti, l’App Store aveva iniziato a mostrare in alto molte app di Apple su ricerche di parole generiche. Ad esempio, la ricerca della parola “musica” mostrava quasi sempre diverse applicazioni Apple tra i primi risultati. Il motivo non è legato ad un comportamento anomalo dell’azienda, ma a come è stato strutturato l’algoritmo per aiutare gli utenti a trovare gruppi di app dello stesso sviluppatore:
Per Apple, questa è comunque una caratteristica dell’App Store che serve per raggruppare le app dello stesso sviluppatore, come avviene quando si cerca la parola “Office” e si vedono quasi tutte le app della suite Microsoft tra i primi risultati.
Tuttavia, dato che la popolarità delle applicazioni Apple è molto elevata, gli utenti tendono quasi sempre a cliccare sui vari risultati ottenuti, molto più spesso di quanto non accada con app di sviluppatori terzi. Il fatto che tali app ricevano molti click ne aumenta in modo sproporzionato la popolarità su App Store rispetto alle app di sviluppatori di terze parti. Non si tratta quindi di un comportamento scorretto, ma del vero e proprio funzionamento dell’algoritmo. Ad esempio, cercando “musica” al primo posto si trova l’app Apple Music, ma subito dopo si vedono applicazioni come GarageBand, iTunes Remote, iTunes Store, iMovie e persino Clip.
A partire dal 12 luglio, Apple ha disattivato la funzionalità di raggruppamento dell’algoritmo per tutte le app Apple:
Dal 12 luglio, molte app Apple sono scese drasticamente nelle classifiche delle ricerche popolari. I migliori risultati per la parola “TV” sono passati da quattro app Apple a due. “Video” e “Mappe” sono scesi a un risultato con app Apple. E Apple Wallet non è più al primo posto per le ricerche “soldi” e “credito”.
In pratica, alcune app Apple come Apple Music continueranno a crescere perché effettivamente inerenti al risultato, ma molte altre scenderanno sempre di più dalle classifiche nelle ricerche su App Store perché non presenti nei raggruppamenti ancora attivi per tutti gli altri sviluppatori.
Apple, però, non definisce questa modifica come una correzione. I dirigenti spiegano infatti che l’algoritmo funzionava correttamente, ma che ora è stato modificato per aiutare altri sviluppatori a spese di Apple. Il fattore di raggruppamento rimane infatti valido per gli sviluppatori di terze parti.
Apple ha quindi ribadito la sua posizione secondo cui l’App Store è un mercato equo e aperto per gli sviluppatori di app. “Non c’è nulla su App Store progettato a migliorare i download delle nostre app“, ha affermato Schiller. “Mostreremo i risultati in base a ciò che pensiamo l’utente desideri“.