Mario Kart Tour, un giro sui kart a caro prezzo – RECENSIONE

Nintendo ritorna nuovamente su App Store con un titolo che non ha certo bisogno di presentazioni. Mario Kart Tour è finalmente disponibile da alcuni giorni su piattaforma iOS con il compito non indifferente di trasmettere anche sui nostri smartphone tutta l’energia, la frenesia e il divertimento di uno dei corsistici arcade più apprezzati di sempre. Tuttavia sono bastate davvero poche ore per delineare un disastro più grande di quello che si potesse immaginare.

Il percorso mobile di Nintendo è sempre stato chiaro sin dai proprio esordi, sopratutto sul fronte delle politiche commerciali messe in atto dall’azienda. Tuttavia, nonostante le sue discutibili politiche, la grande N ha sempre dimostrato di sapersi adattare in maniera convincente ai tempi che corrono, proponendo anche su smartphone dei titoli con qualche inevitabile compromesso ma in grado di soddisfare una larga fetta di giocatori. Mario Kart Tour poteva essere un titolo dal potenziale immenso, non solo per la grande portata di giocatori raggiunta ormai dal mondo del gaming mobile ma anche per la natura e le caratteristiche del titolo stesso che gode di una fan-base notevole ma anche dell’appeal necessario per attirare nuovi utenti tra coloro che non hanno mai avuto occasione di giocarlo su console. Nintendo è però riuscita nel compito forse più difficile, ovvero quello di prendere una delle sue creature migliore e farla letteralmente a pezzi a causa di scelte sia ludiche che commerciali decisamente poco adatte al contesto. Per comprendere però meglio la grande portata di questo inattesa debacle occorre analizzare punto dopo punto tutti gli aspetti di questo titolo.

Mario Kart Tour non introduce particolari novità rispetto alle controparti console, un scelta senza dubbio condivisibile e pensata per offrire un sicuro usato. Mario Kart è una saga dalla formula ormai consolidata capace di offrire un’esperienza di gioco unica, in grado di intrattenere grandi e piccini come pochi giochi sono stati capaci di fare. Non serve insomma essere appassionato di motori per apprezzare e divertirsi con Mario Kart e sotto questo aspetto la grande semplicità in termini di meccaniche è sempre stato il tratto distintivo dell’opera Nintendo, che ha sempre confezionato un’esperienza di guida arcade adatta a tutti.

Dov’è lo spirito di Mario Kart?

Quello di Mario Kart Tour appare però un vero e proprio compitino, un titolo pensato e costruito non per entrare nel cuore dei giocatori appassionati del franchise ma per aprirsi ad un pubblico decisamente più ampio. Il tutto si traduce in un’esperienza di gioco decisamente troppo semplificata e che in alcuni casi finisce per annoiare in fretta proprio quella nutrita fan-base storica che ha donato al franchise quel grande successo planetario; il gioco appare infatti più come un titolo mordi e fuggi che uno di quei titoli immersivi e se da un lato questa scelta può sembrare azzeccate nell’ottica della piattaforma mobile dall’altra suona più come una nota decisamente stonata, che rompe da subito l’idilio di un titolo che avrebbe potuto celebrare in maniera sontuosa un grande franchise.

Nonostante una veste grafica ben realizzata e granitica nel suo framerate stabile a 60 fps, la disposizione verticale dell’interfaccia di gioco (pensata per l’impugnatura ad una mano) e il comparto comandi pensato per poter giocare con un solo dito non ci ha particolarmente entusiasmato. Curve, derapate e utilizzo dei power up sono infatti soggetti unicamente ad uno swipe che semplifica forse troppo lo svolgimento della gara; ad accentuare questa semplificazione la quasi totale assenza di fuori pista ed una modalità di guida eccessivamente assistita che di fatto renderà la gara più simile ad una scampagnata; a poco serve disabilitare la guida assistita perchè di fatto l’esperienza risulta comunque troppo facile e guidata, eliminando ogni genere di sfida. Molti dei tracciati pescano a piene mani dai vari titoli del franchise ma anch’essi presentano semplificazioni notevoli, risultando a tratti un pò lineari e poco coinvolgenti.

Non fatevi inoltre ingannare dalle apparenze; i vostri avversari vi sembreranno ad un primo approccio dei giocatori in carne ed ossa ma basta davvero poco per capire come Nintendo abbia sviluppato un algoritmo pensato per assegnare a dei semplici bot (per altro decisamente poco intelligenti) dei nickname pensati per sembrare giocatori reali, una scelta decisamente triste visto il cuore multiplayer di questo franchise. Lanciare un titolo come Mario Kart Tour senza nessun tipo di comparto multiplayer si è rivelato a nostro avviso un vero e proprio autogoal che ha di fatto privato il titolo della sua anima pulsante.

E io pago…

La scelta del celebre slogan di Totò non è ovviamente casuale. Si è fatto un gran parlare in questi ultimi mesi delle loot box, considerate ormai alla pari del gioco d’azzardo, e ci rattrista molto doverci confrontare con un titolo quantomai farcito di transazioni in ogni angolo. Pochi personaggi, pochi potenziamenti, pochi veicoli e tutto relegato ad un sistema di progressione e collezione di risorse via via sempre più lungo e pensato inevitabilmente per spingere l’utente a mettere mano al portafogli. Dalle gare infatti è possibile ottenere ricompense per acquistare nuovi potenziamenti ma ben presto queste risorse inizieranno a scarseggiare ed acquistare nuovi veicoli o piloti diventa sempre più lungo ed a tratti alquanto snervante. A tutti questo si aggiunge un ridicolo abbonamento mensile da 5,49 euro per accedere ad alcuni contenuti tra i quali la modalità 200cc, ovvero quella più divertente e frenetica per ritmo e velocità di guida.

In un mondo come quello del mobile gaming dove iniziano a farsi strada servizi come Apple Arcade tale scelta non può che rivelarsi estremamente infelice, penalizzando un titolo che si sarebbe fatto apprezzare maggiormente a fronte di scelte commerciali differenti. Talvolta la fame di guadagni può rivelarsi un’arma a doppio taglio e questo Mario Kart Tour, complice anche una realizzazione tutt’altro che esente da difetti, potrà risultare allettante solo da giocatori più occasionali o inclini a mettere senza troppe difficoltà mano al portafogli. Per tutti gli appassionati del franchise e gamers incalliti questo gioco non potrà che rivelarsi una cocente delusione, un tonfo di quelli che fanno davvero tanto rumore e che trasformano un quasi sicuro successo in un tonfo quanto mai clamoroso.

Mario Kart Tour – GRATIS

5,6

Mario Kart Tour è semplicemente un’occasione buttata alle ortiche, ma di quelle che fanno decisamente male perché con maggior impegno e sopratutto una minore avidità di ricavi il lavoro finale avrebbe potuto mettere d’accordo tutti, anche a fronte di un modello freemium con il quale (purtroppo) dobbiamo imparare a convivere. Il gameplay troppo semplificato non rende inoltre assolutamente giustizia a quello che Mario Kart ha rappresentato in questi anni, un aspetto che difficilmente riuscirà a lenire la delusione di tutti gli aficionados del franchise.

  • Grafica
    8
  • Audio
    7
  • Longevità
    7
  • Giocabilità
    5
  • Valore
    1
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