Tony Fadell, noto come il “padre dell’iPod”, ha dedicato la giornata di ieri a rispondere su Twitter ad alcune domande sul suo lavoro in Apple con uno dei prodotti di maggior successo nella storia della tecnologia. Ha lavorato presso l’azienda tra il 2001 e il 2008 come designer e poi vice presidente dell’ingegneria di iPod.
Tony ritiene che il successo di prodotti come l’iPod e l’iPhone sia dovuto al fatto che sono stati lanciati al momento giusto. Ad esempio Apple è riuscita lanciare il primo iPod dopo soli 10 mesi di sviluppo, una cosa che riuscì a sorprendere lo stesso Steve Jobs.
Fadell ha detto che se potesse tornare indietro non cambierebbe nulla del modo in cui le cose sono state fatte, poiché dice che hanno fatto il massimo possibile per l’epoca.
Not at all… we did they best we could with what was available at the time. I bet the whole product & business on a processor from a tiny unknown startup who had failed once to deliver. Most big companies would NEVER do such a risky thing. https://t.co/3eGhayv5w0
— Tony Fadell (@tfadell) October 6, 2019
I negoziati con i fornitori di parti di iPod sono stati una parte essenziale dello sviluppo del prodotto. Ad esempio è stato siglato un accordo a lungo termine con Toshiba per la fornitura dei dischi rigidi interni per iPod.
It was a critical component no doubt. But even more important was the “exclusive supply” agreement I/we negotiated to enable us to get the hdd for 3+ years before any of our competitors could… Toshiba didn’t think MP3 players were a big market – they thought it was laptops. https://t.co/P9rIfkoM72
— Tony Fadell (@tfadell) October 6, 2019
Successivamente, l’azienda hanno firmato un accordo da oltre 4 miliardi di dollari con Samsung per la fornitura di memorie flash che sarebbero state impiegate su iPod nano. Queste negoziazioni furono cruciali anche per lo sviluppo dell’iPhone avvenuto alcuni anni dopo.
I remember the day when Steve called me to the Board Room to personally sign a $4B purchase order for Samsung Flash for the Nano. “Are you sure we are ordering the right stuff? It’s going to work, right?” It was the biggest single order Apple had ever placed at the time. https://t.co/O21WJh6V42
— Tony Fadell (@tfadell) October 6, 2019
Alla domanda riguardante l’esperienza utente, ha risposto che ciò che ha reso l’iPod un prodotto di così tanto successo è stata la strategia di offrire modelli di fascia alta ogni anno con ancora più funzionalità. Allo stesso tempo, però, l’azienda vendeva anche alcuni modelli più economici in modo che le persone potessero entrare nell’ecosistema Apple.
Exactly – Design + HW + SW + App (then later + Content)
But even more importantly – continually introducing new products at lower price points while adding new features at the high end. That was the way iPod locked up the market with consumers. https://t.co/CC4X3klEcf
— Tony Fadell (@tfadell) October 6, 2019
Sebbene Apple fosse preoccupata per il fatto che la Sony fosse in quel momento leader nel mercato audio, l’azienda giapponese non riuscì mai a sfondare nel business dei lettori MP3. La Sony però era già una delle principali etichette discografiche dell’epoca, ed Apple aveva paura di influenzare il loro business investendo nella musica digitale.
Sony Corp was too concerned about the declining CD music sales in the Sony Music Entertainment business. They didn’t want to appear to embrace MP3s – since that implied the music was stolen. Corporate politics. Reminds me of Kodak who invented the digital camera… https://t.co/OfEnwyWxtd
— Tony Fadell (@tfadell) October 6, 2019
Una delle risposte più curiose è legata all’espansione dell’iPod anche agli utenti Windows. Inizialmente l’iPod è stato sviluppato per funzionare esclusivamente con il Mac, poiché Apple utilizzava la connessione FireWire e non esisteva una versione iTunes per PC. Successivamente, però, l’azienda decise di mettere da parte i loro sentimenti “religiosi” per dare la priorità agli affari.
Exactly – over many many objections that Steve had. Also we added USB2.0 specifically much to the chagrin of FireWire lovers…
Oh the memories of those fundamental (and possibly religious/dogmatic) changes that are so critical to the next phase of the business… https://t.co/5Rw3GlIUKh
— Tony Fadell (@tfadell) October 6, 2019
È stato Walt Mossberg, uno dei più noti giornalisti tecnologici e un amico personale di Steve Jobs, a convincere il CEO di Apple a rendere l’iPod compatibile con i PC Windows.
Luckily our good friend @waltmossberg helped us (or should I say “convinced the non-believer, Steve”) make the (highly religious) decision ship the iPod for PC! https://t.co/cHYjLoLuoQ
— Tony Fadell (@tfadell) October 6, 2019
Potete leggere altre risposte di Tony Fadell sullo sviluppo dell’iPod qui.