In una nuova intervista rilasciata al Nikkei Asian Review durante il suo tour in Giappone, il CEO di Apple Tim Cook ha toccato una serie di argomenti, dalle accuse antitrust alla Cina, passando per l’importanza della privacy e l’innovazione in casa Apple.
Tim Cook ha parlato di Apple come di uno dei principali motori della crescita degli Stati Uniti, ricordando che l’azienda ha creato 2 milioni di posti di lavoro a livello nazionale, tra dipendenti diretti, fornitori e sviluppatori App Store. “Il vetro di questo iPhone è prodotto da Corning in Kentucky. Molti dei semiconduttori di iPhone sono fabbricati negli Stati Uniti”, ha dichiarato Cook. “Negli USA c’è un’enorme produzione dei nostri componenti, ma non l’assemblaggio del prodotto finale“.
Cook ha continuato a difendere il fatto che Apple dipenda ancora da produttori e fornitori cinesi, punto molto controverso per alcuni politici americani tra cui il presidente Donald Trump, i quali chiedono che Apple trasferisca tutto negli Stati Uniti: “Il modo in cui produciamo i nostri dispositivi è quello di guardare tutti i paesi e vedere quali competenze sono presenti in ciascuno di loro, e scegliamo il meglio“, ha detto Cook.
Durante la sua permanenza in Giappone, Cook ha visitato Seiko Advance, un fornitore di inchiostri il cui prodotto è utilizzato su iPhone e altri dispositivi. Seiko Advance ha sviluppato un particolare inchiostro e un processo applicativo per creare le tonalità Space Grey, Silver, Midnight Green e Gold di alta qualità per iPhone 11, ad esempio, e ha fatto lo stesso per i precedenti dispositivi Apple: “Loro sono la ragione per cui siamo in grado di mettere questo colore su iPhone. Abbiamo lavorato con Seiko Advance per anni e siamo cresciuti insieme. Ad entrambi piace lavorare insieme, ci sproniamo l’un l’altro per innovare di più”.
Commentando le vendite degli smartphone che sono rallentate negli ultimi due anni anche a causa della saturazione e dei mercati in via di sviluppo che crescono meno, Cook ritiene che il segmento non ha ancora raggiunto il suo picco: “Non conosco nessuno che chiamerebbe un dodicenne ‘maturo’. A volte questi passaggi sono enormi, a volte questi passaggi sono più piccoli. Ma la chiave è quella di migliorare sempre le cose”
Ha poi aggiunto che il DNA di Apple “non è mai stato più forte sul fronte dell’innovazione“, affermando che la sua linea di prodotti “non è mai stata più forte di oggi“.
Per quanto riguarda l’antitrust, Cook ha contestato le indagini degli Stati Uniti e dell’Unione Europea sulle attività di Apple, affermando che la società non monopolizza alcuna categoria. Inoltre, Apple non ha la stessa attività delle altre società tecnologiche come Facebook e Google, che pure sono nel mirino delle autorità: “Un monopolio di per sé non è male se non se ne abusa. La domanda per quelle aziende è: ne abusano? E questo è quello che devono decidere i regolatori.”
Facendo riferimento a Facebook e Google, costantemente criticati per aver sfruttato i dati dei consumatori per un guadagno monetario, Cook ha colto l’occasione per ribadire le politiche sulla privacy di Apple: “È molto importante rendersi conto che la tecnologia stessa e queste grandi aziende tecnologiche non sono monolitiche. Tu non sei il nostro prodotto, è molto chiaro nelle nostre intenzioni. Non crediamo nel traffico dei tuoi dati.”
Cook ha anche parlato di Apple Watch, dicendo ancora che Apple alla fine sarà ricordata per il suo contributo alla salute e ha menzionato anche il lavoro dell’azienda nell’ambito dell’istruzione.