Il produttore di smart tag Tile testimonerà oggi contro Apple nell’ultima udienza della sottocommissione antitrust del comitato giudiziario della Camera degli Stati Uniti.
Apple sta lavorando sul proprio dispositivo di localizzazione simile a Tile, probabilmente chiamato AirTag, e Tile non sembra esserne felice. Il Congresso sta quindi valutando la questione, legata al fatto che i giganti della tecnologia abbiano così tanto potere da poter abusare della loro posizione dominante sul mercato per competere ingiustamente con le aziende più piccole.
Apple ha già smesso di vendere prodotti Tile negli Apple Store, dopo erano venduti dal 2015, e ha anche ingaggiato uno degli ingegneri dell’azienda. La società ha dichiarato a Reuters di aver sollevato le sue preoccupazioni direttamente con Apple, ma di non aver ottenuto nulla. Per questo motivo, dopo attente considerazioni, Tile ha deciso di continuare a sollevare preoccupazioni sulle pratiche anticoncorrenziali di Apple.
La startup sarà una delle quattro società che testimonieranno oggi all’ultima audizione della sottocommissione antitrust del comitato giudiziario della Camera degli Stati Uniti in Colorado, esortando il Congresso a esaminare come queste aziende usino il loro considerevole peso nel mercato online per surclassare i rivali.
Apple sta affrontando indagini antitrust su numerosi fronti. Infatti, oltre a questa indagine, anche il Dipartimento di Giustizia e la Federal Trade Commission stanno indagando su Apple.
AGGIORNAMENTO: Apple ha risposto con un commento simile a quello che abbiamo visto quando altri come Spotify hanno sollevato le stesse accuse:
Abbiamo creato l’App Store con due obiettivi in mente: che fosse un luogo sicuro e affidabile per i clienti di scoprire e scaricare app, e una grande opportunità di business per tutti gli sviluppatori. Lavoriamo continuamente con gli sviluppatori e forniamo il loro feedback su come proteggere la privacy degli utenti fornendo allo stesso tempo gli strumenti di cui gli sviluppatori hanno bisogno per realizzare le migliori esperienze con le app.