Il Wall Street Journal ha pubblicato un interessante profilo di Tony Blevins, noto anche come “Blevinator”, attuale VP di Apple responsabile della catena di approvvigionamento dell’azienda. Il suo compito principale è quello di sfruttare la posizione dominante di Apple per stipulare accordi più convenienti con i fornitori.
Blevins viene descritto come un negoziatore particolarmente astuto, implacabile e talvolta spietato, che non si fermedavanti a nulla per garantire a Apple un accordo favorevole.
Apple è stata a lungo apprezzata per la gestione della sua catena di fornitura, una reputazione positiva nata soprattutto quando l’attuale CEO Tim Cook si occupava di questo compito. Cook, considerato da alcuni un “genio operativo“, ha fornito alla società un maggiore controllo sul suo processo di approvvigionamento, esternalizzando la produzione, razionalizzando l’inventario dei canali e facendo investimenti intelligenti a lungo termine. Ancora più importante, ha assemblato gran parte della rete di fornitori di Apple.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Blevins ha preso in eredità il modus operandi di Cook e lo sta facendo al meglio, tra l’altro in un momento cruciale per Apple e l’intero mercato mobile. Un momento in cui le vendite degli smartphone sono in calo e i fornitori sono sotto pressione perché legati quasi esclusivamente alle fortune di Apple e al successo degli iPhone.
Cercare di avere prezzi bassi dalla catena di approvvigionamento dei componenti hardware è una strategia indispensabile per mantenere alti i margini lordi, soprattutto in un momento di vendite al ribasso e con Apple che si sta concentrando sulla costruzione di altre aree di profitto come quella dei servizi.
Fu Blevins a ideare ed eseguire un piano che alla fine privò Qualcomm di circa 8 miliardi di dollari di entrate che dovevano arrivare da Apple. Soprannominato Project Antique, l’iniziativa è stata lanciata nel 2014 ed è stata progettata per ridurre la rimessa di Apple a favore di Qualcomm, presumibilmente per quanto riguarda le licenze IP. Il rapporto approfondisce tutti i dettagli, ma suggerisce che il passaggio di Apple ai modem Intel è stato parte della strategia, così come la causa del 2017 per i diritti di brevetto.
Blevins invitò i produttori a contratto responsabili della produzione dei chip al Grand Hyatt Hotel di Taipei. In quell’occasione, il dirigente Apple informò i fornitori che non erano più tenuti a pagare le licenze a Qualcomm, pagamenti che in quel momento Apple stava rimborsando interamente ai suoi partner. Nell’aprile 2017, Qualcomm rivelò che i produttori a contratto di Apple stavano trattenendo i pagamenti delle royalty. La stessa Apple rifiutò di pagare i canoni per un totale di 7 miliardi di dollari, portando Qualcomm in tribunale. Qualcomm in seguito ha dichiarato di aver perso 8 miliardi di dollari a causa di queste licenze non pagate. Le due aziende si sono poi accordate per una nuova partnership, che porterà alla fornitura dei modem 5G per i prossimi iPhone. Per concludere questo accordo, Apple avrebbe pagato un importo vicino ai 6 miliardi di dollari.
In un altro esempio della sua tenacia nel raggiungere l’accordo più favorevole possibile, Blevins ha fatto risparmiare alla società centinaia di milioni di dollari sulla produzione delle enormi vetrate dell’Apple Park. Il dirigente organizzò un incontro al Grand Hyatt di Hong Kong con tutti i potenziali fornitori, ognuno in una sala conferenze separata e con tattiche di negoziazione comuni e molto particolari. Blevins andava da una stanza all’altra, costringendo ogni offerente a scendere fino a quando non riusciva ad ottenere un prezzo accettabile.
Il dirigente ha fatto lo stesso con i fornitori di alcuni componenti degli iPhone, facendoli “giocare” l’uno contro l’altro mentre le vendite dei telefoni saliveno alle stelle. La STMicroelectronics ha perso il suo posto di fornitura del giroscopio degli iPhone nel 2013 dopo essere rimasta ferma nelle trattative, per una perdita di circa 150 milioni di dollari.
Blevins ha anche avuto un ruolo centrale nella crisi della Imagination Technologies, società di tecnologie grafiche hardware con sede nel Regno Unito da cui Apple prendeva in licenza vari IP. Dopo aver riflettuto su una possibile acquisizione della società, Apple ha iniziato ad assumere i dipendenti della Imagination nel 2013, informando il fornitore del fatto che avrebbero creato internamente nuove soluzioni di GPU. Dopo qualche mese, la Imagination ha perso il 70% del suo valore azionario in un solo trimestre.
Blevins è anche responsabile nel far rispettare gli accordi di non divulgazione di Apple, per i quali sono previste sanzioni fino a 50 milioni di dollari. Nel 2017, avrebbe silurato un dirigente della Japan Display per presunta violazione delle regole interne di Apple, visto che aveva rivelato pubblicamente il numero di aziende che avevano effettuato ordini di schermi LCD. “Sei stupido?” fu la prima reazione di Blevins, che poi chiese 5 milioni di dollari di danni che, a quanto pare, non sono stati mai pagati vista la crisi finanziaria della Japan Display.