Malgrado l’allarme coronavirus non sia ancora rientrato, Foxconn e altri importanti fornitori Apple dovrebbero riaprire tutte le strutture in Cina a partire dal 10 febbraio.
Foxconn ha smentito le notizie di ieri su una interruzione prolungata delle attività, aggiungendo che la produzione e tutte le attività riprenderanno il 10 febbraio. Anche altri fornitori Apple come Quanta, LG Display e Inventec dovrebbero fare altrettanto, evitando quindi problemi maggiori per la produzione di iPhone e degli altri dispositivi.
Salvo ulteriori azioni del governo cinese, l’offerta di prodotti Apple continuerà senza particolari interruzioni. Ovviamente, c’è sempre il rischio che il coronavirus continui a diffondersi, obbligando le autorità a bloccare tutte le attività oltre il 10 febbraio. Per ora, però, le notizie ufficiali sono che da quella data non dovrebbero esserci più divieti particolari per le aziende cinesi.
Tra l’altro, fino ad oggi Foxconn è riuscita a contenere l’impatto della chiusura forzata anche grazie al trasferimento della produzione negli stabilimenti in India, Messico e Vietnam. Se il blocco dovesse continuare, l’azienda prevede di compensare i ritardi attivando misure straordinarie negli stabilimenti fuori dalla Cina.
Intanto, la stessa Apple ha chiuso tutti gli store in Cina e ha limitato le attività nel paese.