Il dipartimento di giustizia americano sta continuando senza sosta le proprie indagini in relazione ai metodi con i quali Apple gestisce in maniera leale la concorrenza delle altre aziende. Lo stesso dipartimento di giustizia ha ora rivolto la sua attenzione verso alcuni degli sviluppatori che propongono le loro applicazioni su App Store.
Come rivelato da Reuters Suren Ramasubbu, CEO della società di sviluppo Mobicip, è stato sentito da un investigatore statunitense a novembre in relazione alle interazioni della sua azienda con Apple. Il business di Mobicip è incentrato su applicativi per il controllo parentale utilizzabili dai genitori per monitorare e controllare ciò che i loro figli stanno facendo online, in maniera molto simile a Tempo di utilizzo.
L’applicazione di Mobicip venne tuttavia rifiutata da App Store per mancato rispetto dei requisiti di App Store, una situazione in cui il dipartimento di giustizia vuole vederci chiaro in relazioni ad eventuali comportamenti anti concorrenziali di Apple accusata di avvantaggiare il proprio software rispetto a quello di terze parti. Da Cupertino non sono giunti commenti in merito a queste notizie ma l’azienda ha voluto evidenziare una passaggi sul suo sito Web in cui si afferma le alte aspettative di Apple in relazione alla sicurezza dei dati e alla privacy.
Tempo di utilizzo, funzionalità introdotta con iOS 12, ha portato a diverse controversi con alcuni sviluppatori già autori di applicazioni dal funzionamento simile. Con l’arrivo ufficiale di Tempo di utilizzo, Mobicip si è improvvisamente vista contestare la propria app per violazione delle regole di App Store per funzionalità che erano invece state approvate in passato; l’app venne eliminata da App Store per circa sei mesi ed è tornata disponibile da ottobre 2019, nonostante lo stesso Ramasubbu ritienga che la sua attività si sia ridotta drasticamente.
Non sono ancora chiare le linee investigate del dipartimento di giustizia ma la indagini stanno preseguendo incessanti per quella che potrebbe essere una bella gatta da pelare per Apple e che, in caso di colpevolezza, potrebbe riscrivere alcune regole di App Store.
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