Foxconn ha ridotto le sue previsioni di crescita dei ricavi per il 2020, a causa delle possibili conseguenze del coronavirus sul breve e medio termine.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, il presidente di Foxconn Young Liu ha tagliato le previsioni di crescita per il 2020, che ora passano dal 5% all’1-3%.
I problemi che devono affrontare Foxconn sono abbastanza chiari. Poiché i lavoratori non sono in grado di muoversi liberamente a causa dei blocchi attivi in Cina, la circolazione di persone e merci è attualmente problematica. E questi sono due aspetti fondamentali per gestire stabilimenti così grandi. Foxconn intende riaprire il 10 febbraio, ma la data potrebbe essere posticipata dalle autorità cinesi se l’epidemia non inizierà a rallentare.
Lo stesso Liu fa sapere che i lavoratori che tornano da zone esterne alla regione di Henan, lì dove si trova la fabbrica principale di Foxconn a Zhengzhou, saranno messi in quarantena per 14 giorni. Qualsiasi membro del personale addetto al lavoro che risiede all’interno della stessa provincia sarà isolato per 7 giorni. Tutto questo per evitare potenziali contagi tra i lavoratori della stessa fabbrica. La scelta dei 14 giorni non è casuale, visto che il coronavirus può impiegare fino a 2 settimane prima di mostrare i primi sintomi.
Tutto questo farà rallentare la produzione di Foxconn e di conseguenza i ricavi dell’azienda nei prossimi mesi. Intanto, la stessa Apple ha chiuso tutti gli store in Cina e ha limitato le attività nel paese.