Il caso coronavirus continua a tenere banco e secondo un ultimo report di Bloomberg, Foxconn, il principale assemblatore di iPhone, avrebbe ordinato ai dipendenti di non tornare a lavorare nella fabbrica di Shenzhen in Cina.
Secondo quello che sappiamo finora, Foxconn ha interrotto quasi tutta la sua produzione in Cina, dove il governo e le imprese stanno tentando di contenere in tutti i modi l’epidemia di coronavirus, visto che al momento la situazione rimane molto critica.
Non è chiaro se la politica adottata con la fabbrica di Shenzhen si estenderà a tutti i dipendenti e anche ad altre strutture della Foxconn. All’inizio di questa settimana, il principale fornitore di Apple ha dichiarato di voler riprendere la produzione su vasta scala entro il 10 febbraio, cosi come altri partner Apple come Quanta Computer, Inventec e LG Display.
A causa di questa epidemia, Foxconn ha già ridotto le prospettive riguardanti le entrate per il 2020 e questi ritardi potrebbero influire anche sull’arrivo del nuovo iPhone 9 che Apple dovrebbe annunciare nel mese di marzo. L’unica possibilità per Apple potrebbe arrivare dalle fabbriche situate al di fuori della Cina, come quelle in India, ma al momento la situazione rimane abbastanza critica.