Il brevetto “Object tracking and authentication using modular wall unit” rivela come HomeKit potrebbe lavorare in maniera modulare riconoscendo e facendo interfacciare tra loro i vari dispositivi smart in casa.
Apple spiega che, nonostante i numerosi vantaggi che le tecnologie della casa smart offrono oggi, è necessario disporre di sistemi che consentano ai consumatori di personalizzare, ridimensionare e riconfigurare le proprie case in modo più semplice e intuitivo.
Il brevetto mostra come i dispositivi smart home potrebbero essere utilizzati per generare automaticamente una comunicazione avanzata tra di loro. Ogni oggetto o dispositivo è in grado di riconoscere la posizione degli altri elementi smart presenti nella casa, determinandone anche la distanza. Il sistema può quindi determinare e generare automaticamente una planimetria dell’edificio in base alle posizioni, agli orientamenti e alle distanze determinate dai vari dispositivi. In questo modo, quando ad esempio andremo a montare un interruttore smart, questo sarà in grado di fare una planimetria della stanza e di configurarsi automaticamente con le lampadine presenti in quella zona.
Il sistema userebbe la tecnologia di comunicazione a banda ultra larga, già presente su iPhone 11. Ovviamente, questo sistema potrebbe comunicare anche con gli utenti che interagiscono con esso, ad esempio rilevando la posizione dell’iPhone mentre l’utente passeggia per casa, così da spegnere e accendere le luci in base a dove si trova all’interno della casa.
Il tutto funzionerebbe grazie ad appositi sensori montati nei vari dispositivi che supportano HomeKit. Cosa ne pensate?