Apple ha da poco aggiornato le linee guida per gli sviluppatori, consentendo tra le altre cose l’invio di notifiche push per scopi pubblicitari. Si tratta di una novità molto importante, che riguarda da vicino tutti noi utenti finali.
Ecco come Apple ha introdotto questa possibilità per gli sviluppatori:
- 4.5.4 – Le Notifiche Push non dovrebbero essere utilizzate “per inviare informazioni sensibili, personali o riservate“, né dovrebbero essere utilizzate per promozioni o marketing diretto a meno che i clienti non abbiano esplicitamente scelto di riceverle tramite apposito consenso visualizzato nell’interfaccia utente di un’app. Gli sviluppatori devono anche fornire un metodo nell’app per consentire agli utenti di scegliere di non ricevere tali messaggi. L’abuso di questi servizi può comportare la revoca dei tuoi privilegi.
Apple era già finita nel mirino delle critiche per la promozione dei suoi servizi su iOS tramite notifiche push, ma ora questa funzione è abilitata per tutti gli sviluppatori. Ci sarà chi utilizzerà questa opzione con parsimonia, e chi non la utilizzerà affatto. Poi, ci sarà chi invece ne potrebbe abusare inviando molte pubblicità tramite notifiche push.
Pensiamo a qualche gioco che ci invita quasi ogni giorno ad acquistare un pacchetto aggiuntivo, o ad un’app che offre costantemente il suo servizio in abbonamento tramite notifica push. Va bene una volta, va bene due. Poi si esagera.
La fortuna è che gli utenti devono esplicitamente accettare queste notifiche e possono poi rinunciarvi in qualsiasi momento, rimane però il fatto che fino ad oggi quello delle notifiche push era un campo “protetto”, dove era praticamente impossibile leggere annunci pubblicitari. Ora, invece, le cose cambiano e potrebbero avere conseguenze fastidiose per molti utenti, visto che spesso accettiamo i pop-up senza nemmeno leggere con attenzione. Il rischio di ricevere diverse notifiche push pubblicitarie è alto.
Inoltre, rimane da capire se queste pubblicità tramite notifiche sono consentite solo per promuovere servizi interni o anche per pubblicizzare prodotti e servizi terzi.
Forse è ancora presto per dare dei giudizi su una nuova strada aperta agli sviluppatori, ma i rischi ci sono. Speriamo nel buon senso degli sviluppatori e nella grande attenzione degli utenti nell’autorizzare o meno determinate funzioni.
Cosa ne pensate?