Il Food Delivery, che avvenga con le consegne a domicilio dei singoli locali o negozi oppure con app del calibro di Just Eat, Glovo, Deliveroo e tanti altri, può aiutare tutti a trascorrere più serenamente questo periodo in casa. Scopriamo in che modo queste soluzioni possono venirci incontro in questi giorni.
I servizi di ristorazione possono restare aperti?
I servizi di ristorazione non possono aprire al pubblico, ma hanno la possibilità di attivare un servizio di consegna a domicilio. In questo modo, con le dovute precauzioni, è possibile permettere a tante attività di continuare a lavorare senza l’ombra di una chiusura improvvisa. I clienti potranno così restare in casa per limitare il più possibile la diffusione del Coronavirus SARS-CoV-2. Ed ecco che i servizi di Food Delivery come ad esempio Just Eat, Glovo, Deliveroo e Uber Eats possono venirci in aiuto consegnando direttamente a casa i prodotti di cui abbiamo bisogno.
Come usare il Food Delivery?
Per usare questi servizi avrete bisogno di un computer o, molto più semplicemente, di uno smartphone sul quale scaricare le app dei servizi citati prima. Vi alleghiamo subito l’elenco dei migliori servizi da usare in Italia su iOS:
Accertatevi che il servizio di Food Delivery sia attivo nella vostra città e procedete con l’iscrizione e con i vari step che vi verranno richiesti. Una volta fatto questo non resterà che ordinare quello che desiderate tra le opzioni a disposizione. In questo periodo alcuni locali e ristoranti sono chiusi ma molti altri sono regolarmente aperti quindi non sarà un problema scegliere tra le varie proposte.
Il pagamento può avvenire in diversi modi, a seconda del servizio, tra i quali ci sono le carte di credito o prepagate. Fate riferimento al servizio che sceglierete per maggiori informazioni. Pagare online in questi giorni chiaramente snellisce i tempi di consegna e permette a questi servizi di muoversi più agevolmente e rapidamente per la città, andando incontro alle esigenze degli altri clienti.
A questo proposito vi segnaliamo l’offerta di Uber Eats che offre alcuni vantaggi ai suoi clienti. Si tratta di consegna gratuita oltre i 10€ di spesa fino al 3 Aprile con il codice CONSEGNAGRATUITA e della possibilità di fare la spesa da To.Market che offre lo sconto del 50% di sconto sugli ordini con codice tomarket50. Lo sconto è disponibile fino al 16/03/2020 per i primi 3.000 utilizzatori del codice. Il massimo detraibile è 15€, spese di consegna escluse.
Il Food Delivery alla vecchia maniera…
Se poi vi trovate in una zona non coperta dai servizi di Food Delivery oppure preferite fare la classica “telefonata” per l’ordinazione, chiaramente valgono le stesse considerazioni viste prima. Di sicuro la consegna a domicilio può fare tanto per tutti. Dagli anziani che vivono soli e che non possono correre il rischio di uscire a chi non sa cucinare o non ha tempo di farlo per motivi lavorativi oppure per tirarsi un pò su il morale con una bella pizza o un succulento hamburger.
Solo cibo a domicilio?
In realtà no. Ci sono molte realtà diverse che permettono anche la spesa a domicilio, spesso effettuata direttamente dai supermercati ma a volte disponibile anche su app di Food Delivery (Glovo ad esempio) grazie alla quale si potrà rimanere in casa e ricevere la spesa sempre fresca a domicilio. Chiaramente, come specificato più volte anche dal Governo, non c’è necessità di accaparrarsi tutti i generi alimentari in fretta e furia poiché i generi alimentari saranno disponibili sempre.
Noi restiamo a casa!
La situazione straordinaria ci impone di adottare comportamenti altrettanto straordinari. Possiamo fare davvero la differenza rimanendo in casa e seguendo tutte le indicazioni che ci sono state date. Limitiamo anche le fake news e concentriamoci su quello che le autorità ci dicono, aggiornandoci quotidianamente sui vari sviluppi. Vi alleghiamo qui la pagina ufficiale del Governo con le domande più frequenti sulle misure adottate in tutta Italia.
Chiaramente i servizi di Food Delivery sono attivi salvo diverse ordinanze e disposizioni future da parte delle singole autorità locali, come scrive Just Eat in una recente mail inviata ai suoi clienti.
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