In questi giorni di emergenza COVID-19 in Italia, molte aziende hanno disposto per i propri dipendenti lo Smart Working. Così il “lavoro da casa” è divenuto uno dei temi più ricercati sui motori di ricerca ed è entrato nei trend dei più popolari social network. Sembra, infatti, che l’emergenza coronavirus sia destinata a cambiare per sempre il mondo del lavoro, non solo nelle aziende private ma anche negli uffici pubblici, tant’è che per la Pubblica amministrazione la situazione diviene ”un’occasione per passare dalla sperimentazione all’ordinarietà”.
Sicuramente il “lavoro agile” ha tanti vantaggi per i lavoratori, eppure nasconde alcuni inevitabili “costi domestici” come ha fatto notare il portale ComparaSemplice.it.
Cerchiamo di fare chiarezza.
I vantaggi dello Smart Working
I vantaggi che si possono ottenere con il “lavoro agile” da pare delle aziende e dei lavoratori sono misurati dall’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano in termini di miglioramento della produttività, della riduzione dell’assenteismo e riduzione dei costi per il raggiungimento del post di lavoro. Dallo studio è emerso un incremento di produttività per il lavoratore del 15%. Il dato positivo trova conferma nei pareri degli smartworkers: i lavoratori si dicono più soddisfatti e motivati grazie anche alla possibilità di stabilire il timing ottimale per le proprie attività.
Il dipendente che ha la possibilità di lavorare da casa, dunque, percepisce un miglioramento delle condizioni di vita, poiché riesce ad equilibrare meglio vita privata e tempo libero con il lavoro. Il ritorno è anche economico: si risparmia sul costo della benzina, sui costi dell’abbonamento ai mezzi pubblici e sull’eventuale costo del pasto fuori casa. Inoltre, lo Smart Working consente di produrre benefici per l’ambiente, abbattendo l’emissione di CO2 derivante dal traffico, tenendo conto che in media le persone percorrono circa 40 chilometri per recarsi al lavoro.
I costi nascosti dello Smart Working: lo studio
Passiamo al rovescio della medaglia: secondo lo studio di ComparaSemplice.it, infatti, questa modalità di lavoro nasconde una serie di costi nascosti dei quali si parla ancora poco. Il reale beneficio che riguarda i consumi si limiterebbe, infatti, al solo caso in cui si abbiano in casa impianti efficienti.
Il portale di comparazione di tariffe ha preso in considerazione tutti quei costi che non sono immediatamente individuabili, ma che sul lungo periodo hanno un effetto sul bilancio familiare. Essi riguardano essenzialmente i costi per le utenze: riscaldamento, luce e acqua. Prendendo il caso ipotetico in cui un lavoratore si trovi a fare un giorno di Smart Working alla settimana (4 giorni in un mese) la spesa per l’energia e il riscaldamento subisce un aumento di circa 6,12€/mese per l’energia elettrica e 11,44€/mese di gas. Vista la situazione attuale di emergenza, la richiesta delle azienda è di lavorare da casa cinque giorni, dunque la spesa complessiva sarà maggiore.
Non sono esclusi i costi per l’abbonamento internet e telefono. Se infatti, molti clienti hanno deciso di non dotare la propria abitazione di una linea fissa per internet e telefono, ma di sfruttare i giga della linea mobile e utilizzare l’hotspot per internet, lavorando da casa molto probabilmente si dovrà attivare una utenza internet con capacità di connessione maggiori per supportare diversi programmi, e consentire una buona navigazione sia in download che in upload.
Smart Working: qual è l’abbonamento migliore per chi lavora da casa?
La qualità della banda dedicata alle connessioni domestiche, durante le ore di ufficio, purtroppo si deteriora in favore delle reti business. Pertanto, agli smartworkers è necessaria una connessione più performante, che solo la connessioni fibra (FTTH), al momento, può garantire.
La Fiber To The Home (letteralmente “fibra ottica in casa”) permette di raggiungere prestazioni molto alte con velocità di navigazione fino a 1 Gigabit per secondo, consentendo di sfruttare tutte le potenzialità di internet anche da casa. Insieme alla velocità, la fibra permette anche una stabilità maggiore delle linea, dato che la connessione dalla centrale arriva direttamente in casa senza passare per il doppino di rame. Con la FTTH si avranno sicuramente meno cali di prestazione e meno rallentamenti durante la giornata, che per chi lavora da casa è fondamentale.
Articolo in collaborazione con ComparaSemplice