A differenza di quanto si pensava fino a qualche settimana fa, nuove ricerche sembrano confermare che il coronavirus sopravvive anche sulle superfici come iPhone, iPad e tastiere del Mac. Ma per quanto tempo? Quali sono i reali pericoli? Come contenere i rischi?
Quanto resiste il coronavirus sulle superfici?
Ad oggi, nessuno sa con certezza per quanto tempo il coronavirus riesce a sopravvivere sulle superfici, ma ci sono alcune stime che danno un’idea dei possibili rischi se ritieni che il tuo dispositivo sia stato esposto al COVID-19.
Secondo gli ultimi studi del National Institutes of Health e delle Università di Princeton e della California, il coronavirus può sopravvivere per due o tre giorni su plastica e acciaio, materiali comunemente utilizzati nei dispositivi elettronici. Al momento non sono stati effettuati test completi su vetro o alluminio, per cui non è ancora chiaro se e per quanto tempo il COVID-19 resiste anche su queste superfici.
Studi sui precedenti coronavirus hanno stabilito con certezza che il virus può sopravvivere su superfici come metallo e vetro per periodi variabili che vanno da alcune ore a diversi giorni. La SARS, ad esempio, è sopravvissuta per due giorni sull’acciaio, per poche ore sull’alluminio, per quattro giorni sul vetro e fino a cinque giorni su metalli e plastica. Ovviamente, la SARS è molto diversa dal COVID-19, ma questi risultati definitivi ci possono comunque dare un’ulteriore conferma che questo tipo di virus è in grado di resistere anche sulle superfici, ma con tempi variabili.
Che materiali utilizza Apple?
La maggior parte dei prodotti Apple come iPhone, iPad, iMac, MacBook Air, iMac e MacBook Pro è realizzata con vari tipo di alluminio. Su dispositivi portatili come iPhone e iPad, l’uso di alluminio o acciaio inossidabile è in genere limitato allo chassis, con il vetro che costituisce la maggior parte della superficie che tocchiamo tutti i giorni. Purtroppo, l’ultima ricerca non ha incluso l’alluminio e il vetro nei test.
Le tastiere e i mouse prodotti da Apple sono più facili da analizzare. Solitamente, questi dispositivi sono realizzati in plastica con alcuni componenti metallici: su queste superfici, il virus può sopravvivere da due a tre giorni. Molti utenti iPhone probabilmente utilizzano una custodia sul proprio dispositivo. Se tale custodia è in plastica, allora il virus può sopravvivere fino a tre giorni.
Per quanto riguarda i prodotti Apple in acciaio inossidabile come Apple Watch o alcuni iPhone (come iPhone X e iPhone 11 Pro), dagli ultimi test di laboratorio sappiamo che il virus può sopravvivere da due a tre giorni su questo materiale.
In generale, fino a quando non ci saranno risposte più chiare su vetro e alluminio, è più sicuro supporre che il coronavirus è in grado di resistere sui tuoi prodotti Apple per due o tre giorni, visto che è il tempo medio confermato su altri materiali.
Come pulire i dispositivi Apple
Per limitare al massimo i rischi, il consiglio è quello di pulire quotidianamente i dispositivi Apple, e non solo quando sospetti che possano essere stati contaminati. Per questo, ti rimandiamo alla nostra guida su come pulire al meglio iPhone e iPad.
Il consiglio più importante è quello di evitare la condivisione dei tuoi prodotti Apple con altre persone. Questo vale per l’iPhone e l’iPad, ma anche per i MacBook o per la tastiera di iMac e Mac mini.
Apple ha anche aggiornato le sue linee guida sulla pulizia dei propri prodotti. E’ possibile utilizzare una salviettina imbevuta di alcol isopropilico al 70% o salviettine disinfettanti Clorox per pulire i prodotti ed eliminare tutti i germi. Prima, Apple non includeva alcun accenno a questo tipo di prodotti:
Usando una salvietta con alcool isopropilico al 70% o salviette disinfettanti Clorox, puoi pulire delicatamente le superfici dure e non porose del tuo prodotto Apple, come il display, la tastiera o altre superfici esterne. Non usare candeggina. Evita di portare umidità in qualsiasi apertura e non immergere il prodotto Apple in detergenti. Non utilizzare su superfici in tessuto o pelle.
Ecco i passaggi da seguire:
- Spegnere il telefono e toglierlo dalla custodia.
- Pulire delicatamente l’intera superficie esterna del telefono con un panno in microfibra pulito e asciutto al fine di rimuovere polvere e macchie.
- Asciugare delicatamente con salviettine disinfettanti umidificate. (Nota: se la salvietta sembra eccessivamente bagnata, strizzarla prima per assicurarsi che sia umida e non gocciolante).
- Lasciare asciugare il telefono per cinque minuti all’aria per garantire che la salvietta disinfettante sia stata in grado di uccidere tutti i germi e batteri.
- Pulire delicatamente il telefono con un panno in microfibra asciutto e pulito.
Dopo aver pulito il telefono è necessario ripetere il processo sulla custodia. Anche se la maggior parte delle cover per smartphone sono fatte di plastica resistente, è consigliato non utilizzare candeggina su eventuali accessori, in particolare sulle superfici in pelle. Inoltre, è importante assicurarsi che la custodia sia completamente asciutta prima di inserire il telefono al suo interno.
Quante volte si dovrebbe disinfettare lo smartphone?
Non c’è una regola assoluta. Come minimo si raccomanda di pulire il telefono almeno due volte alla settimana e in questi giorni di emergenza è importante disinfettarlo ancora più frequentemente. È anche consigliabile utilizzare alcuni accorgimenti: ad esempio, se sono passati un paio di giorni dall’ultima volta che si è pulito il proprio telefono, assicurarsi di lavarsi le mani prima di mangiare, non usare il telefono mentre si è a tavola e prestare particolare attenzione a dove si appoggia il proprio smartphone.
Poche e semplici regole per evitare qualsiasi rischio. In baso, alcune salviette disinfettanti che rispecchiano le direttive di Apple: