Dopo quasi due mesi di chiusura, da oggi sono stati riaperti 21 dei 22 Apple Store in Australia. Ecco quali misure ha preso Apple per evitare assembramenti e pericoli di contagio per dipendenti e clienti.
Le strategie del governo australiano sembrano aver ottenuto i risultati sperati, visto che si tratta di uno dei primi paesi a concedere diverse riaperture per quasi tutte le attività. Non a caso, è anche una delle prime nazioni in cui Apple riapre i propri store, fatta eccezione per la Cina che già da diverse settimane ha dato il via libera.
Ovviamente, ci sono alcune limitazioni. Ai clienti viene misurata la temperatura corporea e tutti hanno l’obbligo di indossare le mascherine per poter entrare. Gli orari sono limitati a poche ore al giorno, con ingressi consentiti solo a poche persone alla volta. Nello store c’è l’obbligo di mantenere la distanza di almeno 2 metri dagli altri clienti e dai dipendenti. Il personale Apple ha anche distribuito mascherine gratuite alle persone che ne erano sprovviste.
Le porte dei negozi sono tenute chiuse per evitare ingressi non controllati e limitare il flusso dei clienti. Soluzioni simili saranno adottate anche in Italia, quando gli Apple Store riapriranno probabilmente tra metà e fine maggio.