Apple ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in risposta ai numerosi post su Facebook contenenti informazioni errate riguardanti la funzione di notifica dell’esposizione integrata in iOS 13.5.
Come riporta Reuters, su Facebook molte persone stanno condividendo lo screenshot dell’aggiornamento a iOS 13.5 accompagnato dalla falsa informazione che questo update consente automaticamente alle autorità governative di tracciare gli utenti e le persone che hanno incontrato. Sebbene lo screenshot e l’aggiornamento siano autentici, le interpretazioni dei post su Facebook “sono fuorvianti e prive di contesto“.
Qualche esempio di questi post:
NON INSTALLATE iOS 13.5! Il tracciamento dei contatti è iniziato e ora controlleranno dove vai e chi incontri. Questo è il modo per cercare di contenere te e questo stupido virus! Sarai messo in quarantena e insieme a te tutti quelli che hai incontrato.
O ancora:
Assolutamente no! Disattiva gli aggiornamenti automatici APPENA POSSIBILE! Inizieranno a seguirci! Chiunque sia stato testato e abbia ottenuto un risultato positivo è stato registrato! Se passi davanti a una di queste persone verrai etichettato come contaminato! Se pensi che stia scherzando controlla le novità di questo aggiornamento
Apple ha ribadito ancora una volta che la notifica di esposizione non può tracciare la posizione degli utenti e che, soprattutto, la funzione è disabilitata di defautl. Solo se e quando un utente installerà un’app ufficiale rilasciata dalle autorità sanitarie di un paese allora potrà decidere se attivare o meno le notifiche di esposizione. Anche la condivisione di un test eventualmente positivo a COVID-19 sarà volontaria e gli utenti potranno in qualsiasi momento disabilitare nuovamente la funzione:
Affermare che il governo o le società tecnologiche tracciano automaticamente gli utenti è falso. La nuova API getta le basi per le future applicazioni di tracciamento dei contatti che i governi o le autorità sanitarie pubbliche potrebbero creare, ma avranno bisogno del consenso degli utenti e avranno un ambito chiaro in termini di raccolta di informazioni private.
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Per fortuna, tutti i post citati sono stati etichettati da Facebook come potenzialmente fuorvianti.