Quest’oggi il CEO di Apple, Tim Cook, ha testimoniato al Congresso per le questioni antitrust e sulle politiche dell’Apple Store.
Apple è stata accusata da altri sviluppatori indipendenti di applicare in maniera del tutto arbitraria le regole su App Store, addirittura modificandole in modo arbitrario. In questo modo Apple ne trarrebbe beneficio a discapito degli altri sviluppatori, sia piccoli che grandi.
In tutta risposta, Tim Cook ha affermato che Apple tratta tutti gli sviluppatori allo stesso modo, adottando regole aperte e trasparenti, senza favorire nessuno:
Teniamo molto alla privacy e alla qualità. Esaminiamo ogni app, ma le regole si applicano in modo uniforme a tutti.
Successivamente, Cook è stato interrogato sulla riduzione delle commissioni per app come Amazon Prime, sul cosa impedirebbe ad Apple di aumentarle a suo piacimento e se i dati raccolti da App Store vengano utilizzati per decidere se sviluppare o meno un’app specifica.
Il CEO di Apple ha risposto dicendo che la pratica di riduzione delle commissioni è disponibile per “chiunque soddisfi le condizioni“, mentre per quanto riguarda la possibilità di aumentarle, cosa che Apple non ha mai fatto, Cook ha affermato che in questo modo c’è più competizione tra gli sviluppatori, paragonando la parità di trattamento a una “lotta di strada per la condivisione del mercato“. La terza domanda è stata completamente ignorata, rimanendo senza risposta.
L’udienza antitrust è attualmente ancora in corso e può essere guardata dal vivo su YouTube. Oltre a Tim Cook, sono stati interrogati anche il CEO di Facebook Mark Zuckerberg, il CEO di Google / Alphabet Sundar Pichai e il CEO di Amazon Jeff Bezos. Vogliamo segnalare che la maggior parte delle domande sono state rivolte a Pichai e Zuckerberg.