Apple a Epic Games: “Non faremo eccezioni per nessuno”

"Nessuna eccezione", nemmeno per Epic Games. È questa la posizione di Apple dopo la denuncia presentata dalla software house di Fortnite.

Dopo la decisione di revocare l’account sviluppatore di Epic Games e la conseguente ingiunzione presentata dalla software house per la rimozione di Fortnite dall’App Store, Apple ha risposto alle accuse di monopolio dicendo che non saranno fatte eccezioni alle linee guida dello store.

fortnite app store

In una dichiarazione rilasciata a The Verge dopo la denuncia di Epic Games, Apple afferma che è stata proprio la software house ad aver creato il problema eludendo le linee guida dell’App Store con un aggiornamento di Fornite rilasciato la scorsa settimana.

L’ultima versione del popolare gioco prima dell’eliminazione dallo store includeva infatti un’opzione che permetteva agli utenti di effettuare pagamenti diretti a Epic Games per i contenuti in-app, violando palesemente l’obbligo di pagare la fee del 30% ad Apple per ogni acquisto all’interno di Fortnite. Per lo stesso motivo, il gioco è stato eliminato anche dal Google Play Store, ma a quanto pare il vero “nemico” sembra essere solo l’azienda di Cupertino.

Dopo la denuncia presentata da Epic Games, Apple ha rilasciato questa dichiarazione:

L’App Store è progettato per essere un luogo sicuro e affidabile per gli utenti e una grande opportunità di business per tutti gli sviluppatori. Epic è stato uno degli sviluppatori di maggior successo su App Store, crescendo fino a diventare un business multimiliardario che raggiunge milioni di clienti iOS in tutto il mondo. Vogliamo davvero mantenere questa azienda come parte dell’Apple Developer Program e le loro app sullo Store.

Il problema che Epic ha creato per se stessa può essere facilmente risolto se inviano un aggiornamento della loro app che ripristina i normali acquisti in-app e si conforma alle linee guida che hanno accettato in fase di iscrizione e che si applicano a tutti gli sviluppatori.

Non faremo un’eccezione per Epic perché non pensiamo sia giusto anteporre i propri interessi commerciali alle linee guida che proteggono i nostri clienti.

Intanto, Apple ha avviato la procedura per revocare l’account sviluppatore di Epic Games che, tra le altre cose, impedirà alla software house di aggiornare l’Unreal Engine utilizzato da molti giochi iOS e Mac (tra cui anche PUBG). L’account verrà chiuso il 28 agosto se la Epic Games non correggerà il tiro. Insomma, le ripercussioni potrebbero andare ben oltre i semplici giochi della Epic Games e colpire tutti gli sviluppatori che utilizzano Unreal Engine su iOS e Mac.

Inoltre, con questo blocco Epic Games non potrà nemmeno avere accesso ad ARKit, la piattaforma Apple per realizzare app e giochi in AR a cui la software house sembrava molto interessata. Questo significa che, per il momento, Epic non può quindi lavorare a giochi in AR o VR tramite ARKit.

Per quanto riguarda i giocatori, poiché gli utenti iOS non potranno più aggiornare il gioco su iPhone o iPad, non saranno in grado di giocare a Fortnite con i giocatori di altre piattaforme, che invece avranno versioni più recenti con funzioni aggiuntive.

Nel frattempo, oltre ad aver presentato un ordine restrittivo per fermare queste azioni portate avanti da Apple, Epic Games sta cercando di formare una coalizione di aziende che la pensano allo stesso modo per quanto riguarda le politiche dell’App Store. A quanto pare, la software house avrebbe già contattato i dirigenti di altre società tech che hanno giochi o app sullo store di Apple e che sono pronti a criticare pubblicamente l’azienda di Cupertino per le sue politiche “da monopolio“. Tra gli alleati di Epic Games potrebbe esserci anche Spotify, che da mesi sta combattendo una battaglia simile contro Apple.

Lo scopo di questa coalizione sarebbe quello di smuovere l’opinione pubblica e di favorire la presa di posizione di Epic Games nei confronti dell’App Store, con l’obiettivo di rendere la piattaforma più libera e meno legata agli obblighi di pagare importanti fee ad Apple.

Tutto questo fa pensare che Epic Games ha pianificato tutto da tempo, con lo scopo di far apparire Apple come un’azienda “cattiva”, concentrata solo sui guadagni e non attenta alle esigenze delle società più piccole.

Al di là delle opinioni personali, al momento i fatti sono abbastanza chiari. Epic Games ha accettato le linee guida di Apple nel momento in cui ha deciso di portare i suoi giochi su App Store, e queste linee guida vietano di proporre acquisti in-app alternativi. Nessuno ha ordinato alla software house di andare su iOS, tra l’altro sfruttando uno store accessibile da miliardi di persone in tutto il mondo e che ha portato enormi guadagni alle casse della società.

Questo non significa che la fee del 30% per ogni acquisto in-app sia giusta o ingiusta; semplicemente, se entri in uno store privato e ne accetti le regole, non puoi cambiare idea come e quando vuoi pensando di non pagarne le conseguenze.

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