Alla lunga lista di guai legali di Apple si aggiunge oggi una nuova causa, legata questa volta ad accuse di pregiudizio sessuale mosse vero l’azienda di Cupertino.
Apple è infatti accusata di aver annullato un contratto con una delle aziende di pulizia perchè gestita da una donna, accusa senza dubbio un po’ bizzarra considerata la grande attenzione che l’azienda ha più volte dichiarato di porre alle questioni di uguaglianza sociale. Industrial Janitorial Service, l’azienda di pulizie in questione, ha presentato formale denuncia contro Apple nel 2019. Nella giornata di ieri il giudice del tribunale statale della California Cynthia Lie ha ritenuto la denuncia sufficiente per rimandare il caso a giudizio. Il contratto prevedeva inizialmente la pulizia di 40 differenti Apple Store, numero ridotto a 5 nel 2017 fino poi ad azzerarsi per la cancellazione del contratto.
Nella causa si fa menzione anche ai costanti ritardi di Cupertino nei pagamenti della fatture. Durante un incontro tra Apple e Darla Drendel, proprietaria dell’impresa di pulizie, la stessa ha rimarcato alcuni toni sprezzanti e scortesi verso di lei. Altre parole poco gradevoli sarebbero poi volate successivamente in una telefonata tra Apple ed il marito della donna, accusata di essere una donna d’affari.
Come andrà a finire questa causa?
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