Caso Epic Games contro Apple: Unreal Engine salvo, Fortnite no

Il giudice ha accolto in parte le richieste di Epic Games e obbliga Apple a ripristinare l'account sviluppatore della software house.

Vittoria a metà per Epic Games nella causa contro Apple. La software house potrà continuare ad aggiornare e distribuire il suo Unreal Engine per iOS, ma Fornite rimane fuori dall’App Store.

Come ormai saprete, a inizio mese Epic Games ha violato le clausole dell’App Store sugli acquisti in-app, introducendo una propria opzione di pagamento diretto all’interno di Fortnite. Apple ha rimosso il gioco dall’App Store e successivamente ha informato la software house che l’iscrizione al Developer Program sarà sospesa entro due settimane, a meno che Epic Games non invii una nuova versione di Fortnite senza l’opzione di pagamento diretto.

Con la sospensione dell’account sviluppatore, Epic Games non solo perderebbe la possibilità di sviluppare nuovi update per Fortnite su iOS, ma anche di offrire nuove versioni del popolare motore di gioco Unreal Engine, utilizzato da migliaia di sviluppatori che creano giochi per iPhone e iPad.

Nella sentenza emessa nella giornata di ieri, il giudice del tribunale distrettuale degli Stati Uniti Yvonne Gonzalez Rogers ha stabilito che Epic Games può accedere e continuare a distribuire il suo SDK e l’Unreal Engine su iOS utilizzato da migliaia di altri sviluppatori. Niente da fare invece per Fortnite, visto che il giudice ha confermato la posizione di Apple e la sua eliminazione dall’App Store per voluta violazione delle linee guida.

Per quanto riguarda la scelta su Fortnite, il giudice ha affermato che Epic Games non è riuscita a dimostrare i “danni irreparabili” derivanti dalla eliminazione del gioco da parte di Apple, aggiungendo inoltre che questa situazione è stata creata solo ed esclusivamente dalla stessa software house.

Il giudice ha riconosciuto che i giochi sono una “fuga virtuale” e aiutano le persone a connettersi e divertirsi, soprattutto durante la pandemia di COVID-19, ma le argomentazioni della Epic non hanno dimostrato un elevato interesse pubblico generale tale da costringere Apple a riportare il gioco su App Store “con un sistema di acquisto non consentito, sebbene più veloce, diretto e immediato”.

Durante il dibattimento, i legali della Epic hanno affermato che Fortnite va visto più come una piattaforma social che come un semplice gioco, visto che milioni di persone prendono parte a eventi speciali come concerti e raduni in-game.

Dall’altra parte, Apple ha fatto leva sul fatto che la Epic ha integrato di nascosto un sistema di pagamento diretto non consentito dalle linee guida dell’App Store, solo e soltanto per dare intenzionalmente il via a un dibattito pubblico e uno scontro legale. Gli stessi legali della software house hanno confermato questa tesi, dicendo che “la mossa era necessaria per forzare la mano di Apple“. L’avvocato di Apple Richard Doren ha sostenuto anche che Epic ha deciso di coinvolgere i propri clienti in una controversia commerciale e che Apple non era nemmeno obbligata a concedere a Epic 14 giorni per invertire la situazione.

Il giudice ha quindi stabilito che, per ora, Fortnite rimarrà fuori dall’App Store, ma ha anche ordinato ad Apple di non agire contro l’account sviluppatore della Epic Games. In termini pratici, questo significa che non ci saranno ripercussioni per l’Unreal Engine, come invece avrebbe voluto Apple.

Apple ha scelto di agire in modo severo e, così facendo, ha avuto un impatto su un ecosistema di sviluppatori di terze parti che nulla c’entrano con la causa“, scrive il giudice Rogers. “A questo proposito, le azioni pesano contro Apple. Il contesto pubblico in cui si verifica questo pregiudizio differisce in modo significativo: non solo l’accordo sottostante non è stato violato, ma l’economia ha un disperato bisogno di accrescere le strade per la creatività e l’innovazione, non eliminarle. Epic Games e Apple sono libere di litigare l’una contro l’altra, ma la loro disputa non dovrebbe creare scompiglio negli astanti. Certamente, durante il periodo di un ordine restrittivo temporaneo, lo status quo in questo senso dovrebbe essere mantenuto”.

Il giudice ha quindi confermato la tesi della Epic Games secondo cui questo atteggiamento di Apple contro l’account sviluppatore era solo una misura di ritorsione, aggiungendo che mantenere più account  – uno per ogni filiale – è indispensabile per stipulare alcune tipologie di accordi con sviluppatori terzi.

Il giudice sottolinea infatti che Epic International, separata da Epic Games, è responsabile dello sviluppo di Unreal Engine, ed Epic International ha “accordi separati di licenza software con Apple e tali accordi non sono stati violati”.

Gli avvocati di Apple hanno ribattuto dicendo che, mantenendo account separati, Epic potrebbe spostare la colpa per le violazioni all’App Store ogni volta che vuole. Anche in questo frangente, il giudice ha quindi dato ragione alla Epic.

Il prossimo appuntamento in tribunale è ora fissato per fine settembre.

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