iOS 14 e iPadOS 14, la nostra recensione: la privacy prima di tutto e una Home rivoluzionata

iOS 14 e iPadOS 14 rivoluzionano la schermata Home dei dispositivi Apple e pongono la privacy al centro del sistema operativo.

iOS 14 e iPadOS 14 sono le due major release software dell’anno che puntano a rivoluzionare l’esperienza utente su iPhone e iPad con l’introduzione di una Home ripensata, di nuove funzionalità per limitare le interruzioni durante l’utilizzo dei dispositivi e soprattutto con un approccio ancora più rispettoso nei confronti della privacy degli utenti. Scoprite i nuovi sistemi operativi Apple nella nostra recensione completa.

Schermata Home, una ventata di novità

Su iOS 14 e su iPadOS 14 la Home cambia volto grazie all’introduzione di due principali novità: i Widget e la Libreria App. Occorre intanto specificare che queste due funzionalità sono praticamente esclusive di iPhone, in quanto su iPad manca completamente la seconda e i widget sono disponibili unicamente nella schermata laterale della prima pagina della Home. È quindi su iPhone che si possono riscontrare i cambiamenti più evidenti: adesso i widget abbandonano la schermata Oggi e possono occupare posto nelle pagine della Home al posto delle icone delle applicazioni. Troviamo tre formati di widget diversi tra loro, a partire dal più piccolo 2×2 (icone) passando per il 2×4 e per il 4×4. La soluzione più intelligente, però, è rappresentata da quella che Apple chiama Raccolta Smart o “pila” di widget che consente di muoversi al volo tra più widget delle stesse dimensioni facendo uno swipe verticale sul primo visibile; in questo modo il primo scomparirà e verrà sostituito, con una transizione, dal secondo; il secondo dal terzo e così via. Questo ci è sembrato un modo intelligente per evitare di occupare spazio con un singolo widget che riduce le possibilità dell’utente (nel migliore dei casi si passerebbe da 4 collegamenti rapidi alle app ad un widget specifico per una singola app).

Dal nostro punto di vista i widget rappresentano sicuramente una svolta per Apple e per come l’azienda ha inteso, fino ad oggi, il suo sistema operativo mobile. Dal punto di vista degli utenti storici, però, non sono sicuro che questa impostazione possa realisticamente far breccia nei loro cuori: i più assuefatti tra noi continueranno a preferire una Home tappezzata da icone (per un totale di 28 collegamenti rapidi) invece di una sicuramente più dinamica e giovane, ma che riduce il numero di azioni eseguibili senza effettuare uno swipe o una ricerca in Libreria App. Banalmente nello screenshot in alto vi sono “solo” 19 azioni eseguibili tra widget ed icone delle app e, fidatevi di chi prova iOS 14 da giugno, riempire la Home di widget soltanto perché ora ci sono sarà un’idea che accantonerete presto. Dal mio punto di vista è sicuramente più interessante realizzare delle “pagine tematiche” in cui inserire le app e i widget (di terze parti, appena disponibili) dedicati ad un determinato scopo, ad esempio il calcio o la fotografia. In questo modo, grazie anche alla più intuitiva gestione delle pagine della Home, si potranno sfogliare degli argomenti invece che un semplice elenco di collegamenti rapidi alle app. Anche se io ho comunque preferito avere le mie prime due pagine della Home impostate alla vecchia maniera e poi le altre “tematiche”.

Considerando invece la Libreria App, questa l’ho trovata decisamente più utile; non tanto per l’organizzazione automatica delle app in cartelle – che reputo utile solo per determinate categorie di mio interesse, come le app per le foto o i giochi oppure per andare a pescare l’ultima app che ho scaricato sull’onda dell’entusiasmo domenicale e di cui, puntualmente, finisco per dimenticare il nome in mezz’ora – ma più che altro per il listone in ordine alfabetico che permette di trovare e ricercare al volo le app di nostro interesse e per la possibilità che ne consegue di rimuovere le app dalla Home lasciandole comunque accessibili nella libreria. In questo modo le 16 pagine di applicazioni su iPhone saranno solo un ricordo. A meno che non abbiate un iPad, perché li, come detto, Libreria App purtroppo non trova spazio. Dalla libreria si possono rimuovere le app, posizionarle nella Home ma purtroppo non è possibile gestire le cartelle, riallocandole in base all’utilità.

Parole d’ordine? Privacy e Discrezione

Un altro tema dominante in iOS 14 e in iPadOS 14 è quello della privacy: Apple ha clamorosamente incrementato tutti i controlli sull’accesso ai dati sensibili degli utenti (come la posizione GPS, le foto, l’utilizzo dei dispositivi nella rete locale, l’accesso ai dati della salute, ecc) tramite una serie di opt-in che verranno mostrati agli utenti ogni volta che si lancerà per la prima volta un’applicazione dopo l’aggiornamento ad iOS 14. Non sarà poi necessario specificare ad ogni avvio quanto vorremo essere “investigati” da un’app, ma al primo avvio potremo scegliere quanta fiducia accordare allo sviluppatore. Non solo questo ma anche la gestione GPS è stata resa più stringente, con il sistema che ricorderà all’utente quali sono le app a cui è stato accordato il permesso di utilizzare costantemente la posizione GPS, nell’eventualità in cui si voglia tornare sui propri passi e revocare questa concessione dopo un certo periodo di tempo. Queste informazioni sulla privacy e sui dati a cui avranno accesso le app saranno inoltre mostrati anche su App Store durante il download.

Miglioramenti importanti in tema di privacy si riscontrano anche in Safari che adesso include il cosiddetto Resoconto sulla privacy che permette di scoprire, sito per sito, quali sono i tracker attivi e quelli bloccati, con tanto di storico degli ultimi 30 giorni di navigazione. Questa opzione, sicuramente più utile su macOS e iPadOS, si rende comunque necessaria in tutte quelle circostanze in cui vogliamo lasciare il minor numero possibile di tracce durante la navigazione con il browser di default. Browser di default che tra l’altro, come anche Mail, potrà essere soppiantato da software terzi quest’anno. Non lo farete però perché Safari in iOS 14 diventa a tutti gli effetti il browser mobile più veloce di tutti, oltre ad includere nuove funzioni come la traduzione integrata in sette lingue e il monitoraggio delle password sicure/non sicure e di quelle potenzialmente esposte a violazione. Parlando di traduzioni, c’è anche un’app dedicata a questo (“Traduttore”) che consente anche le traduzioni offline e permette di aggiungere del testo sia digitandolo che comunicandolo vocalmente al dispositivo. Comoda, ma ci sono alternative sicuramente più efficienti e complete.

Gli utenti potranno inoltre utilizzare Sign in with Apple – sia da browser che da app – per condividere con gli sviluppatori solo la loro posizione approssimativa, anziché quella esatta, e usufruire di una trasparenza superiore circa l’utilizzo di microfono e fotocamera da parte delle app. Il tutto utilizzando, eventualmente, anche una mail completamente anonima per evitare l’invio di fastidiose newsletter. Come se non bastasse, gli iPhone con iOS 14 avranno un ulteriore indicatore di registrazione della videocamera e del microfono nella barra di stato. È una funzione simile alla luce verde della fotocamera fornita con Mac e MacBook che avviserà l’utente di quando un’app avrà avuto accesso in modo attivo alla registrazione vocale o video.

iOS 14 e iPadOS 14 adottano un approccio “discreto” a molte situazioni: l’esempio migliore riguarda le chiamate che adesso potranno essere visualizzate anche tramite banner ignorabile dall’utente che non sarà più interrotto durante l’utilizzo del dispositivo e potrà quindi scegliere di terminare le operazioni che stava eseguendo prima di rispondere alla chiamata. Questa funzionalità l’ho trovata particolarmente utile in questi mesi, per quanto la vecchia opzione (che resta comunque selezionabile nelle impostazioni) risultasse probabilmente più immediata. Qui il vantaggio è quello di poter completare il messaggio che stavamo inviando e di spedirlo per poi rispondere alla chiamata e attendere il messaggio di risposta, ad esempio. Oppure ancora potremo semplicemente rispondere al telefono senza abbandonare l’agguerrita partita che stavamo giocando a Fortnite (ehm… forse meglio usare PUBG come esempio). Tappando sul banner verrà invece aperta l’interfaccia estesa per una maggiore comodità.

Questa funzionalità è presente sia su iPhone che su iPad, così come il Picture in Picture, in passato prerogativa di iPad, che arriva adesso anche su iPhone e si rivela insospettabilmente utile anche sul piccolo schermo. Per attivarlo non c’è bisogno di grandi operazioni: basta aprire un’app come TV, Netflix, Prime Video, ecc e avviare la riproduzione di un contenuto, quindi chiudere l’app; in questo modo il player video verrà disancorato e portato nella schermata Home e nelle altre applicazioni, in modo tale da consentire un’esperienza di visione senza interruzioni. Il bello è che il Picture in Picture funziona anche su FaceTime!

L’esperienza seamless viene potenziata anche da un nuovo Siri più compatto e anche più intelligente (a rigor del vero solo di poco) che adesso risulterà decisamente meno invadente, consentendo all’utente di continuare a monitorare ciò che sta facendo, nonostante l’invocazione dell’assistente “paralizzi” comunque il dispositivo e non renda possibile l’interazione con la Home o con le app. Peccato! Tra le novità principali di Siri su iOS 14 segnaliamo la possibilità di organizzare meglio le ricerche provenienti dal web, per farle coincidere il più possibile con ciò che abbiamo domandato, e la possibilità di inviare messaggi vocali rispetto ai soli messaggi testuali come è stato fino ad iOS 13.

Cercare è più semplice

Una piccola modifica arriva anche in Spotlight: la ricerca ha ora un design più compatto, specialmente su iPadOS 14, e si ispira totalmente a quella di macOS. Non disturba durante l’utilizzo e soprattutto su iPad la si può richiamare in ogni momento tramite scorciatoia da tastiera (cmd+barra spaziatrice) anche mentre utilizziamo un’applicazione. In più – e questo vale anche su iPhone – la velocità di comparsa dei risultati è stata notevolmente ridotta e adesso basta premere il tasto invio, anche prima di aver completato la digitazione, per avviare in modo rapido la prima applicazione. L’utente potrà inoltre rivolgersi anche ai comodi suggerimenti di ricerca che potranno snellire il processo di digitazione e avviare istantaneamente la ricerca.

Scrivere… ovunque!

In iPadOS 14 Apple ha migliorato notevolmente la scrittura a mano libera tramite Apple Pencil. Adesso è infatti possibile scrivere in tutti i campi di testo utilizzando la penna e poi, tramite riconoscimento di quanto scritto, il dispositivo convertirà il tutto in testo digitato. Questa funzione, per quanto innovativa, ha trovato in questi mesi scarsa applicazione pratica, se non in quei casi in cui ci si trova con la Pencil in mano e piuttosto che riporla e digitare a mano si preferisce utilizzare sempre la matita per l’interazione con il sistema operativo. Ben più utile è invece la funzione che permette di selezionare del testo cerchiandolo o di cancellare frasi e parole semplicemente “scarabocchiandole”. La funzione di selezione intelligente si basa inoltre su tecnologie di apprendimento automatico in grado di distinguere le parole dai disegni; intelligente è anche il copia-incolla in determinate app come Pages in cui, ad esempio, incollando del testo scritto a mano questo verrà automaticamente convertito in testo digitato. Ultima chicca legata alla Apple Pencil: il cerchio perfetto non sarà più impossibile da realizzare, così come qualsiasi altra forma geometrica: basterà disegnare indicativamente la forma

Una Casa più accogliente

Anche l’app Casa è stata profondamente modificata con iOS 14 e iPadOS 14, tanto da meritarsi addirittura uno specifico widget all’interno dei Centro di Controllo. L’obiettivo dell’app Casa è da sempre quello di diventare il centro dei sistemi demotici per gestirli in modo interconnesso direttamente da iPhone e iPad. Quest’anno Apple ha voluto investire sulle automazioni e infatti adesso l’applicazione suggerirà automaticamente le automazioni che potranno essere configurate per quel determinato dispositivo sin dal primo abbinamento. In più è presente una nuova schermata che mostra lo stato degli accessori ed evidenzia quelle situazioni in cui è richiesta l’attenzione dell’utente e magari anche un intervento diretto. Un’altra novità rispetto ad iOS 13 è l’illuminazione adattiva che permette di impostare le luci calde o fredde automaticamente durante la giornata a seconda dell’illuminazione ambientale. Una sorta di Night Shift applicato alle mura domestiche. Particolarmente figo! Un’altra chicca è rappresentata dalle Zone di attività: impostandole si riceverà un avviso quando verranno rilevati movimenti in quelle specifiche aree dell’abitazione, con tanto di riconoscimento dei volti per videocamere e videocitofoni particolarmente avanzati che riusciranno addirittura a dirci chi è stato ripreso recuperando i dati dai volti identificati dall’app Foto su dispositivi mobili o Mac.

Anche l’orecchio vuole la sua parte

iOS 14 e iPadOS 14 strizzano l’occhio alle AirPods ed introducono un bel po’ di novità, tra cui una particolarmente interessante ma esclusiva degli AirPods Pro. Sto parlando del cosiddetto Audio spaziale che permette di avere un’immersione tridimensionale nell’audio dei film e delle serie TV. Se volete approfondire questa funzione – ne vale la pena – vi rimandiamo a questo articolo. Un’altra novità particolarmente comoda e attesa è l’abbinamento automatico tra iPhone, iPad e Mac: esattamente come accadeva in precedenza tra iPhone e Apple Watch, adesso le AirPods si abbineranno automaticamente al dispositivo che riproduce dell’audio.

Vecchie app, nuove funzioni

Diverse app storiche cambiano volto, a partire dall’app Mappe che offre ora il supporto alle indicazioni specifiche per chi utilizza la bicicletta e suggerisce gli itinerari che includono piste ciclabili e strade adatte ai ciclisti. Per pianificare il percorso gli utenti potranno anche controllare il dislivello e vedere se il tragitto include vie molto trafficate o possibili ostacoli come scale e tratti ripidi. Lo stesso tipo di approccio lo si ha anche per i veicoli elettrici, con Mappe che vi suggerirà gli itinerari migliori che includano passaggi dalle colonnine per la ricarica. In più Apple ha formato una redazione di Mappe che, collaborando con brand e partner di fiducia, creerà una serie di Guide con consigli sui ristoranti, negozi e luoghi da scoprire in tutto il mondo.

L’app Fotocamera è stata velocizzata e adesso passa pochissimo tempo tra l’avvio e il primo scatto e inoltre è possibile ora gestire la compensazione dell’esposizione e bloccare la messa a fuoco per uno scatto specifico; nell’app Salute arrivano nuove funzioni per il sonno – che si integrano con watchOS 7 e il relativo monitoraggio del sonno – che aiutano a controllare la regolarità del sonno; l’app Foto organizza ora con nuovi filtri gli scatti e i video e consente un’interazione  più intuitiva tramite pinch e zoom; in Meteo arrivano le allerte meteo e gli aggiornamenti in tempo reale su come cambierà il tempo, se farà più caldo, freddo e come cambierà l’umidità. Inoltre negli USA sarà anche presente una tabella con le previsioni aggiornate minuto per minuto sull’intensità delle precipitazioni. I cambiamenti più interessanti sono però sicuramente in Messaggi che è stata completamente riscritta: adesso è possibile bloccare in alto le conversazioni con dei simpatici pallini, per essere sempre accessibili in modo rapido; arrivano le menzioni e le risposte in linea per rendere più semplice l’analisi delle conversazioni e nei gruppi è possibile impostare una foto di profilo personalizzata.

Dettagli che fanno la differenza

Se le novità macro di iOS 14 e di iPadOS 14 sono sicuramente quelle che attirano maggiormente l’attenzione, il bello di questi aggiornamenti sono anche le piccole novità meno sponsorizzate. Tra queste iOS 14 e iPadOS 14 annoverano App Clip, vere e proprie app in versione semplificata per svolgere azioni rapide che compaiono esattamente quando servono, gli abbonamenti per le app condivisibili “In Famiglia”, i testi in modalità karaoke in Musica e nuovi filtri per trovare più velocemente la musica di nostro interesse, dei nuovi sfondi “Rainbow” in light e dark mode, nuove Memoji ancora più personalizzabili, un nuovo orologio per gestire le sveglie, la funzione CarKey che permette di portare le chiavi dell’auto in Wallet (chiaramente serve un auto compatibile) e ARKit 4 con gli ancoraggi della posizione, con cui gli sviluppatori possono collocare in una località precisa del mondo esperienze di realtà aumentata come installazioni artistiche o indicazioni per raggiungere un luogo.

Potenza e controllo

Sia iOS 14 che iPadOS 14 hanno mostrato sin da subito delle prestazioni eccellenti, addirittura superiori a quelle di iOS 13 e iPadOS 13. Tutte le operazioni vengono eseguite con la massima fluidità e senza incertezze, sia sui dispositivi più recenti che su quelli più datati, come conferma il nostro video in cui abbiamo testato iOS 14 su un diversamente giovane iPhone 6s. Rispetto alla tragedia rappresentata da iOS 13 (giunto infatti alla versione 13.7 di recente) iOS 14 si presenta con pochissimi bug in questa sua prima release e con una stabilità davvero invidiabile: nonostante da giugno ad oggi abbia utilizzato unicamente versioni beta, non ho mai riscontrato problemi in grado di pregiudicare il normale utilizzo dei dispositivi. Anche le app, seppur non tutte ancora in grado di supportare i widget e le altre novità di iOS 14, funzionano regolarmente senza alcun tipo di problema.

 

Se le parole d’ordine sono stabilità e fluidità da una parte, sicuramente una menzione importante merita anche l’autonomia: sia su iPhone che su iPad l’autonomia è generalmente in linea con quella del precedente aggiornamento software.

Disponibilità

iOS 14 sarà disponibile dal 16 settembre per tutti i dispositivi che hanno ricevuto iOS 13 lo scorso anno. Vale a dire tutti gli iPhone dal 6s in poi e con iPod touch di settima generazione. iPadOS 14 sarà disponibile sempre dal 16 Settembre per gli iPad Pro di qualsiasi generazione, per gli iPad di quinta, sesta e settima generazione, per gli iPad mini di quinta e quarta generazione, per iPad Air 2 e per l’iPad Air di terza generazione. L’aggiornamento sarà come sempre gratuito per tutti gli utenti e lo si potrà eseguire direttamente dall’app Impostazioni recandosi alla voce Generali > Aggiornamento software.

Siete curiosi di provare iOS 14? Fateci sapere quale funzionalità vi ha convinto di più!

8,9
  • Grafica
    9
  • Funzionalità
    9
  • Fluidità
    9
  • Autonomia
    8
  • Servizi
    9,5
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