Apple, quest’anno, ha puntato davvero molto sulla fotocamera dei nuovi iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max e noi di iPhoneItalia abbiamo voluto testarne appieno le potenzialità così da scoprire quali sono i veri limiti dei “camera-phone” di Cupertino.
Il test fotografico focalizzato sui volti
Armati di tutti i modelli della nuova lineup di Apple, da iPhone 12 Mini ad iPhone 12 Pro Max (di cui uno con iOS 14.3 ed Apple ProRAW), abbiamo realizzato degli scatti in diverse condizioni di luce, in diverse location e con tante variabili. Abbiamo optato quindi per un approccio più professionale rispetto al “punta e scatta”, studiando le condizioni di luce e i colori circostanti, oltre alle forme geometriche ed architettoniche dei background. Infine, abbiamo portato con noi alcuni faretti per studiare a fondo le modalità ritratto, soprattutto di notte.
Chiaramente ci siamo mantenuti su una tipologia di attrezzatura facilmente reperibile e che quindi non costa uno sproposito, così da permettere anche a voi che ci leggete – e che magari non lo fate di lavoro – di ottenere risultati simili. Abbiamo volutamente scelto di non impiegare cavalletti, stabilizzatori e altri accessori in quanto – luci escluse – volevamo testare a fondo il comparto fotografico dei nuovi smartphone di Apple. Per la luce, si intenda, si può anche ottenere lo stesso effetto scegliendo attentamente la location, come vi mostriamo anche in alcune foto che seguiranno.
Quale iPhone si è comportato meglio?
Dopo aver scattato più di 140 foto per ogni dispositivo, abbiamo fatto una cernita dei migliori scatti – esattamente come avviene in fotografia – e per farlo abbiamo deciso di non considerare rilevante lo smartphone che le aveva scattate. In questo modo abbiamo avuto la possibilità di selezionare quelle oggettivamente più belle, senza essere influenzati in alcun modo dal modello di iPhone. E, guarda caso, le immagini migliori appartengono quasi tutte ad iPhone 12 Pro Max che si conferma il RE indiscusso della lineup di Apple.
Infine abbiamo lavorato sull’editing fotografico così da rendere davvero “pro” questo test, esattamente come avviene nella fotografia. Ecco tutti i risultati!
Foto con luce favorevole: i risultati del test fotografico con iPhone 12 Pro Max
I primi test sono stati fatti nelle migliori condizioni di scatto possibili e comunque in quelle più neutre. Cielo limpido e soleggiato, orario non troppo avanzato così da non “rischiare” tonalità da Golden Hour o da Blue Hour.
Le prime due immagini ci mostrano un livello di dettaglio davvero appagante, con un ottimo sfocato sullo sfondo e un sistema “ritratto” che scontorna davvero bene la silhouette della nostra modella Rossella. Entrambe le foto sono state scattate con il teleobiettivo 2,5x, che equivale ad una lunghezza focale di 65mm, mentre la diversa distanza dal soggetto ha modificato sostanzialmente l’intensità dello sfocato.
L’apertura è fissata per entrambi gli scatti ad f/2.2, non una delle più luminose, soprattutto in confronto ad iPhone 12 Pro che conta su apertura più ampia f/2.0. In ogni caso, la luce viene gestita davvero molto bene con valori ISO rispettivamente di 250 e 200. Nella prima foto, quella a mezzo busto, il tempo di scatto è di 1/60 di secondo mentre sulla seconda foto, a figura intera, il tempo di scatto è di 1/40 di secondo ed è quasi certamente per questo che si nota un pò meno dettaglio. La stabilizzazione ottica è riuscita comunque a rendere la foto ottima ma sicuramente un tempo di scatto più breve avrebbe fissato meglio i dettagli sul sensore, rendendola eccellente.
Foto in Golden Hour: i risultati del test fotografico con iPhone 12 Pro Max
Con il sole che inizia a tramontare, i colori del cielo cambiano e gli scatti fotografici si arricchiscono di sfumature davvero suggestive. Ne abbiamo raccolte alcune a partire dalle più lievi fino a quelle immediatamente precedenti al tramonto vero e proprio.
In questo scatto possiamo notare le prime sfumature nel cielo che, però, non vanno ad influire molto sulla tonalità complessiva dell’immagine in quanto la luce è ancora molto simile a quella delle foto viste poco fa. Anche il set di scatto è lo stesso, con apertura f/2.2, lente tele 2,5x (65mm) e ISO 200. Il tempo di scatto qui è sempre di 1/40 s che, in accoppiata alla modalità ritratto, rende la foto leggermente impastata ma piacevole. L’immagine quindi non risulta “crispy clean” come nel primo scatto, il quale garantiva una buona percentuale di dettaglio in più.
Riducendo però sensibilmente il tempo di scatto (1/120 s) la situazione si capovolge completamente e l’immagine risulta pulita, definita e con uno sfocato davvero incredibile. L’apertura resta la medesima degli altri scatti, quindi f/2.2, mente il valore ISO scende ancora, questa volta a 125. Si, in questo caso, il background più lineare aiuta il sistema “ritratto” di iPhone nello scontornare il soggetto, così come anche la leggera vicinanza in più. Tutto ciò lo si può ravvisare anche facendo una rapida modifica nell’app foto oppure scattando direttamente con gli effetti ritratto, come potete vedere di seguito con una foto scattata allo stesso soggetto con una sola variante: il tempo di scatto da 1/120 è passato a 1/105 s.
Infine passiamo al momento clou del tramonto, con tutte le sfumature presenti nel cielo dietro la nostra modella Ester ed una composizione fotografica che mira ad accentuare la modalità ritratto su un background che è relativamente scarno e che si limita ai rami spogli di un albero.
La foto, difatti, è stata scattata dal basso così da rendere più corposo lo sfondo che altrimenti sarebbe stato solo e unicamente un cielo colorato, poco distinguibile in bokeh. L’immagine risulta molto dettagliata, merito anche del tempo di scatto di 1/120 s. Luci ed ombre si combinano molto bene e la modalità ritratto garantisce un ottimo ritaglio senza andare in sforzo.
Foto in Blue Hour: i risultati del test fotografico con iPhone 12 Pro Max
E dopo il tramonto viene la Blue Hour, una finestra temporale in cui il cielo assume una colorazione blu e offre ottimi spunti creativi per le immagini, prima di diventare chiaramente buio.
Questo scatto è differente da quelli visti fino ad ora perchè la modalità non è più quella ritratto. La foto in questione è infatti realizzata in modo classico, senza interventi software per l’effetto bokeh. Infatti, dietro al soggetto è possibile scorgere con chiarezza gli elementi dello sfondo come il faretto luminoso, il lampione e l’albero.
E se manca la componente dedicata alla profondità di campo, che sarebbe decisamente inutile in uno scatto simile dato lo sfondo uniforme, viene invece dato estremo risalto ai dettagli, soprattutto nella parte centrale del corpo e sul viso del soggetto. Lo scatto è stato eseguito in condizioni di luce scarsa, con poco aiuto da parte dei lampioni non rivolti direttamente sulla scena e di una barra LED presente ai piedi della modella. Aggiungiamo che la luce non è stata aggiunta da noi ma era parte dell’architettura urbana.
In ogni caso, lo scatto è realizzato in modo decisamente efficace con ISO a 640 e tempo di scatto pari a 1/35 di secondo. Il tempo non estremamente ridotto ha comportato poi l’effetto mosso che possiamo riscontrare sulla mano sinistra di Ester, la quale era in movimento per passare alla tipologia di scatto successiva. Come accennavamo prima, i dettagli però sono fermi e definiti in tutta la zona centrale e sul volto.
L’apertura è sempre quella telefoto 2,5x, ideale per ritratti anche senza la modalità dedicata, e capace di fornire un feedback visivo davvero impattante. La gestione di luci e colori ha poi permesso allo sguardo della nostra modella di risultare decisamente calamitante considerando la palette di colore vicina a quella delle varie sfumature del cielo. Un grande esempio di una grande foto fatta da un grande telefono.
Qui abbiamo cambiato lente, finalmente, e siamo passati alla ultra grandangolare così da immortalare il soggetto e contestualizzarne lo scatto nell’architettura urbana. Potete vedere qui la barra LED di cui parlavamo prima. Questa foto quindi è stata scattata con apertura f/2.4, purtroppo non molto luminosa ma data la tipologia di lente non si poteva fare di meglio, ISO 1000 per compensare e tempo di scatto pari ad 1/35 di secondo.
Il risultato è tutto sommato piacevole anche se qui il grandangolo dell’iPhone 12 Pro Max viene messo a dura prova e raggiunge quasi i suoi limiti. Difatti è possibile notare del rumore fotografico piuttosto accentuato sulla parte sinistra, ovvero dove c’è meno luce. In compenso i colori sono ben gestiti e i contrasti si susseguono per dare dinamicità all’immagine.
Foto in notturna: i risultati del test fotografico con iPhone 12 Pro Max
Siamo giunti alla fine di questo test approfondito in cui mostriamo gli ultimi due scatti effettuati in notturna, quindi una volta finita la Blue Hour. Possiamo dirvi già che entrambe le foto sono state scattate con la modalità ritratto di iPhone così da essere un riferimento per i limiti al buio che lo sfocato può raggiungere. Per queste foto, inoltre, ci siamo aiutati con due faretti LED a temperatura regolabile e abbiamo scelto una tonalità di luce tendente al caldo per enfatizzare leggermente i profili dei soggetti.
La quantità di dettagli che la modalità ritratto è riuscita a conservare è davvero sorprendente, nonostante le condizioni di luce non molto favorevoli. Qui è stato impiegato solo un faretto, posizionato ai piedi della modella che ha accentuato lo skin tone e ha permesso al sensore dell’iPhone di determinare con correttezza l’area da mettere a fuoco e lo sfondo da sfocare. Le ISO a 320 confermano che per lo scatto, fatto a 1/30 di secondo, il faretto è stato assolutamente fondamentale. Da non sottovalutare comunque il sensore di iPhone 12 Pro Max che è stato capace di raggiungere questi risultati.
In questo scatto, invece, troviamo una modalità ritratto capace di fornirci un ottimo risultato, nonostante le difficoltà date dal background. Qui infatti il background era totalmente nero e non aveva molti riferimenti. Il tutto, unito al colore della giacca di Ester, ha reso la vita difficile al sistema ritratto di iPhone che però, grazie comunque ai due faretti posizionati ai lati del soggetto, è riuscito ad ottenere uno scatto morbido e piacevole, comunque ben definito e totalmente creativo ed impattante, anche grazie alle opzioni di ritratto integrate.
Le conclusioni
Insomma, questo iPhone 12 Pro Max è davvero un prodotto incredibile in campo fotografico. Il suo sensore, più ampio del 47% con stabilizzazione ottica, funziona in perfetta sinergia con le tre lenti, con il sistema Deep Fusion e con lo Smart HDR, e infine la stabilizzazione fa davvero la differenza. I limiti riscontrati sono perlopiù software come ad esempio la modalità “ritratto” quando le condizioni di luce sono difficili. L’ultra-grandangolo, seppur migliorato e con il supporto alla modalità Notte, resta borderline.
Nonostante tutto, si notano miglioramenti rispetto all’anno scorso e la peculiarità dello zoom 2,5x fa la differenza. iPhone 12 e iPhone 12 Mini non sono stati in grado di tenere il passo di iPhone 12 Pro Max, in gran parte per la mancanza della tecnologia LiDAR e per l’ampiezza del sensore, ma hanno restituito comunque immagini buone di giorno e in condizioni di luce ottimali, Golden Hour compresa, soffrendo però molto di più di notte. La modalità notte spesso fa miracoli, ma nel caso dei ritratti non sempre è la soluzione perfetta, soprattutto quando si allunga di molto il tempo di scatto poiché la foto rischia di risultare “impastata”. La stabilizzazione del sensore sul modello Max è forse l’unico vero fattore determinante da tenere a mente quando si sceglie tra questo modello e un iPhone 12 Pro.
Vi lasciamo alla gallery completa, ringraziamo Rossella (Instagram: @rossella_paladino) ed Ester (Instagram: @ester_lafortezza).
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