Ben presto, le aziende che operano in Europa ed erogano servizi OTT di streaming, potrebbero vedersi costrette a produrre almeno il 30% dei contenuti proposti nel vecchio continente. Pena? L’esclusione dal mercato.
Avete capito bene! L’Unione Europea vuole imporre ai servizi di streaming come Netflix, Apple TV+ e Disney+ di produrre e proporre almeno il 30% dei contenuti delle piattaforme direttamente in Europa. Chiariamo subito però: qui non si parla di riprese o registrazione, ma anche di regia, sceneggiatura e tutto quello che riguarda la messa online dei contenuti.
Queste aziende quindi potrebbero quindi vedersi costrette ad impiegare almeno il 30% della forza lavoro globale nel vecchio continente per non essere totalmente escluse dal mercato europeo.
Minister Catherine Martin says Apple TV+ has to have minimum 30pc European content or govt will shut it down across Europe.
(— Same new legislative bill, implementing EU directive.)
— Adrian Weckler (@adrianweckler) December 9, 2020
Netflix potrebbe essere l’unico servizio di streaming al momento disponibile in grado di adeguarsi in tempi brevi a questa nuova direttiva della UE. Inoltre, a quanto sembra, l’Unione Europea considererà come europei anche contenuti e forza lavoro impiegata in UK anche al termine della Brexit.
Per ora però la norma è ancora al vaglio e, sicuramente, sarà previsto un periodo di adattamento anche se dovesse entrare in vigore.
Non si tratta di un qualcosa di nuovo per questi colossi “TV” dello streaming: anche in Australia vige una norma molto simile.
Una cosa è certa: se la norma entrerà in vigore, questi servizi avranno solo una possibilità cioè quella di adeguarsi. Difficilmente vedremo scoprire servizi di streaming a causa di una norma del genere.
Ritenete giusto tutto ciò o la vedete come una forzatura? Fatecelo sapere attraverso i commenti.