Nel corso del 2019 l’azienda Corellium, specializzata nella virtualizzazione, è stata trascinata da Apple in una battaglia legale per violazione del copyright. Corellium sviluppò a suo tempo un tool capace di virtualizzare iOS e consentire così ai ricercatori di sicurezza di scovare falle di sicurezza e bug di iOS.
Come si apprende oggi dalle pagine del Washington Post, un giudice della Florida ha emesso un verdetto favorele a Corellium, giudicando corretto l’operato dell’azienda. Secondo quanto si evince dalla sentenza, il giudice si è così pronunciato:
Valutando tutti i fattori necessari, la Corte ritiene che Corellium abbia operato in modo corretto. Pertanto il suo utilizzo di iOS in connessione con il prodotto Corellium è consentito.
Secondo quanto contestato da Apple nella documentazione ufficiale l’azienda avrebbe copiato il codice, l’interfaccia utente grafica, le icone e tutto il resto nei minimi dettagli. L’applicativo di fatto consente di virtualizzare iOS su piattaforma web o ambiente proprietario sviluppato da Corellium, tuttavia l’azienda ha sempre sostenuto come tale applicativo sia nato con il solo scopo di favorire il lavoro dei ricercatori di sicurezza. Secondo Apple l’azienda avrebbe inoltre aggirato la sicurezza del software di Apple per creare il suo software, violando così il Digital Millennium Copyright Act. Tale accusa tuttavia non è ancora stata rigettata.
Apple ha lanciato recentemente il programma Security Device Research, un nuovo programma che consente di ottenere un iPhone con una release di iOS più aperta proprio a scopo di ricerca. I primi dispositivi sono stati spediti proprio in questi ultimi mesi dell’anno.