Le ultime voci sulla Apple Car parlano di possibili collaborazioni con BMW o Magna, ma anche di un forte interessamento del governo britannico verso la produzione della prima vettura elettrica di Apple.
BMW e Magna
Secondo diversi analisti, molte case automobilistiche non sono interessante alla partnership con Apple perché i rischi sarebbero davvero tanti, sia a livello economico che di immagine. Oltre a Hyundai, che ormai sembra fuori dai giochi, anche diverse case automobilistiche giapponesi sono state oggetto di speculazioni, ma la CNN riferisce che la strada per Apple è molto complessa proprio per i dubbi delle varie aziende:
Un accordo di produzione a contratto lascerebbe la casa automobilistica in una situazione simile a quella di Pegatron e Foxconn, che assemblano iPhone per Apple ma non raccolgono enormi ricompense finanziarie. Replicare quel modello di business è qualcosa che le principali case automobilistiche sembrano voler evitare.
Volkswagen vuole sviluppare il proprio software di guida autonoma, vuole creare il proprio sistema operativo. Vogliono il controllo sui propri dati. Vogliono competere con le Tesla e con gli altri competitor. Provate a chiedere a Volkswagen se vuole essere il produttore a contratto di un’altra azienda. Non credo che saranno d’accordo.
Diversi analisti confermano quindi che le grandi case automobilistiche hanno più da perdere che da guadagnare con un possibile accordo con Apple. Ci potrebbero però essere delle eccezioni, come BMW.
Forse BMW la vede in modo un po’ diverso, dicendo: “OK, a un certo punto dobbiamo accettare che Apple stia entrando nel settore automobilistico e, se questo sta accadendo, vogliamo essere il partner invece di un avversario”.
Ma ci sono già equivalenti Foxconn e Pegatron nel mondo automobilistico, e questa per Apple potrebbe finire per essere la strada più facile da prendere.
Apple potrebbe infatti evitare lunge trattative con altre case automobilistiche e affidarsi a fornitori come Magna, azienda con sede in Austria che già costruisce auto per altri come Mercedes-Benz, Toyota, BMW e Jaguar.
Alcuni parlano anche di una Renault interessata a collaborare con Apple, ma siamo nel campo delle pure speculazioni.
La Gran Bretagna
Intanto, alcuni membri del Parlamento del Regno Unito hanno chiesto al governo di fare un’offerta affinché Apple costruisca il suo veicolo elettrico proprio in Gran Bretagna.
James Sunderland, deputato conservatore di Bracknell, ha affermato che sarà un “gioco da ragazzi” per la Gran Bretagna costruire l’auto Apple e che il governo britannico dovrebbe iniziare a fare offerte precise all’azienda di Cupertino. Nick Fletcher, deputato conservatore di Doncaster, ha aggiunto che la produzione di automobili Apple rappresenta un’opportunità per “impegnarsi con industrie nuove e innovative che aiutano a stimolare la crescita economica aiutando l’ambiente“.
Sunderland, una città portuale nel nord-est dell’Inghilterra, è già sede della produzione della Nissan Leaf completamente elettrica. Con un investimento mirato, la Gran Bretagna potrebbe offrire le strutture e la manodopera adatta per la realizzazione della Apple Car.
La fine delle speranze per Hyundai?
Infine, Bloomberg afferma che Hyundai ha probabilmente imparato alcune lezioni dopo aver condiviso pubblicamente la possibile partnership con Apple:
Il presidente di Hyundai Motor Group Euisun Chung, fondamentale per la trasformazione dell’azienda da produttore di automobili convenzionali a gigante della mobilità che promuove auto volanti e celle a combustibile a idrogeno, ha avuto il suo primo inciampo questa settimana. Lunedì, dopo un mese di intense speculazioni su chi potrebbe collaborare con Apple per aiutare a sviluppare la sua tanto decantata auto elettrica a guida autonoma, Hyundai Motor Co. e la sua affiliata Kia Motors Corp. sono state costrette a dire non erano in trattativa con il colosso tecnologico, indietreggiando da una precedente dichiarazione che affermava il contrario.
Secondo questo report, i precedenti annunci fatti da Hyundai hanno fatto infuriare Apple, e che non è chiaro se i colloqui si siano interrotti proprio per questo motivo. Di certo, Hyundai ha imparato la lezione e cercherà di mantenere segreta qualsiasi trattativa futura.