Come già accaduto con altri prodotti, Apple non consente ai clienti di incidere gli AirTag con testi offensivi o caratteri emoji particolari, per evitare danni di immagine all’azienda.
AirTag può essere personalizzato in fase di acquisto con apposite incisioni, così da rendere ancora più facile l’identificazione di un prodotto così particolare che andrà abbinato a oggetti di vario tipo come borse, zaini e portachiavi.
Il dispositivo è abbastanza grande da contenere fino a tre emoji o quattro caratteri di testo ma, come riporta The Verge, Apple non consente di inserire contenuti ritenuti inappropriati. Ad esempio, un cavallo con l’emoji “mucchio di cacca” è vietato, mentre sono consentite altre combinazioni con la “cacca”. Sono anche vietate imprecazioni o altri termini dispregiativi creati con i caratteri di testo.
Le stesse restrizioni si applicano da anni ad altri prodotti Apple, ma considerando il prezzo relativamente basso degli AirTag è probabile che molte persone si trovino per la prima volta davanti a questa funzione e potrebbero rimanere spiazzati da alcuni divieti.
AirTag ha un costo di 35€, mentre la confezione da 4 ha un prezzo di 119€. I dispositivi saranno disponibili dal 30 aprile.