L’antitrust australiano contro le app iOS preinstallate

Anche l'antitrust australiano sta vagliando le posizioni di Apple e Google in materia di antitrust, nello specifico per quanto riguarda le app preinstallate.

Nell’ambito di un’indagine sul dominio degli app store di Apple e Google, l’Australian Competition and Consumer Commission ha chiesto ai due giganti della tecnologia di offrire agli utenti maggiore scelta in materia di app preinstallate.

app app store

L’ACCC ha espresso preoccupazione per la gestione da parte di Apple e Google delle app preinstallate. Nello specifico, l’ente rileva che le due società, che condividono un duopolio di sistemi operativi mobile, favorirebbero le proprie app rispetto a software di terze parti concorrenti.

È necessario che i consumatori abbiano più scelta grazie alla possibilità di modificare qualsiasi app predefinita preinstallata sul proprio dispositivo che non sia una funzionalità principale del telefono. Ciò fornirebbe ai consumatori un maggiore controllo per scegliere l’app che meglio soddisfa le loro esigenze. Inoltre promuoverebbe una maggiore concorrenza nel mercato delle app.

I cosiddetti “choice screens” potrebbero essere una potenziale soluzione. Su Android tale funzione è già presente, ma offre agli utenti solo la possibilità di scegliere motori di ricerca e browser alternativi. In Australia, però, tale funzione potrebbe essere ampliata per includere altre app preinstallate. In Russia, Apple implementa una funzionalità simile per aderire alla legge locale, anche se solo con app approvate dal governo. Per tutti gli altri utenti di iOS 14, invece, dall’app Impostazioni è possibile modificare il browser predefinito del sistema, l’app di posta elettronica e il motore di ricerca.

L’ACCC ha anche rilevato discrepanze in entrambi gli app store relative alle restrizioni sulla capacità degli sviluppatori di accedere ai dati degli utenti delle app, al processo di revisione delle app e alla risoluzione delle controversie. Inoltre, preoccupano le informazioni che Apple e Google potrebbero sfruttare per creare app migliori che superino la concorrenza.

Questo report fa parte di una più ampia indagine sui servizi digitali da parte dell’ACCC.

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