Il processo tra Epic Games e Apple si è concluso ieri, dopo tre settimane di dibattimenti, testimonianze e interrogatori.
Come spiegato da Protocol, alla conclusione del processo il giudice Rogers mirava a entrare nel vivo della controversia e determinare quali rimedi potessero essere più appropriati.
Il giudice ha lasciato intendere che potrebbe essere incline a un compromesso con una sentenza che vedrebbe Apple obbligata a consentire ad app come Fortnite di indirizzare gli utenti a effettuare acquisti su un sito web piuttosto che nelle app, visto che questa procedura è attualmente vietata dalle regole dell’App Store. In questo scenario, ad Apple sarebbe richiesto di allentare le sue restrizioni sugli acquisti in-app, ma il resto dell’ecosistema iOS rimarrebbe intatto e funzionerebbe normalmente senza alcun obbligo di consentire app store o sistemi di pagamento alternativi.
Gli avvocati di Apple hanno risposto che le regole anti-steering dell’App Store hanno lo scopo di migliorare l’efficienza delle transazioni, ma la testimonianza di Cook ha minato tale argomento. “Cook ha ammesso che si tratta di un metodo per essere compensati per la proprietà intellettuale“, ha detto il giudice Rogers.
Gli avvocati di Epic hanno sostenuto che iOS dovrebbe essere aperto agli app store concorrenti. Apple potrebbe ancora offrire la sicurezza e la privacy dell’attuale App Store, ma con gli app store di terze parti i clienti avrebbero molta più scelta. L’argomento conclusivo di Epic indicava il Mac come un esempio di come dovrebbe essere iOS. Apple ha risposto che la scelta del consumatore esiste già perché le persone possono scegliere Android e che i cambiamenti che Epic Games vuole implementare rovinerebbero l’iPhone rendendolo meno sicuro con app impossibili da curare o moderare: “Epic vuole che Apple lasci cadere i guanti e si metta al centro dell’arena e prenda ciò che viene senza alcuna difesa significativa”.
Il giudice Rogers non era particolarmente convinto dall’argomento di Epic perché avrebbe comportato un cambiamento drastico per l’App Store. Inoltre, Epic Games non è riuscita a dimostrare casi simili in materia antitrust in cui una richiesta così estrema fosse stata concessa da un tribunale. Inoltre, uno dei punti che il giudice ha ripetutamente menzionato durante la giornata di ieri è che i clienti hanno la possibilità di scegliere quale ecosistema utilizzare, riferendosi ad Android rispetto a iOS. Ha anche notato che Epic, tuttavia, probabilmente ha “secondi fini” in questo caso: “Epic è qui perché se la richiesta viene concessa guadagnerà molto di più. Ma non lo fanno certo per la gentilezza del loro cuore o per aiutare altri sviluppatori”.
Alla fine del processo, il giudice Rogers ha detto che il suo verdetto richiederà un po’ di tempo, ma non ha fornito una data certa. Potrebbero essere necessarie diverse settimane prima di sentire di nuovo parlare del processo di Epic Games contro Apple, ed è molto probabile che qualsiasi decisione verrà appellata, per cui la causa potrebbe andare avanti per i mesi a venire.