Apple voleva creare un servizio sanitario in abbonamento

Medici Apple a disposizione dei pazienti e non solo. Ecco l'idea dell'azienda per un piano sanitario in abbonamento.

Secondo il Wall Street Journal, nel 2016 Apple ha considerato l’idea di lanciare un proprio servizio sanitario in abbonamento negli Stati Uniti, con “medici Apple” disponibili per i pazienti presso alcune delle cliniche più importanti del paese.

medici apple

Il progetto, che da allora è in fase di stallo a causa di preoccupazioni interne, era quello di offrire ai clienti un servizio sanitario onnicomprensivo che integrasse i dati raccolti da iPhone e Apple Watch. Sulla scia di questa idea, un team interno ha studiato come i dati raccolti dall’Apple Watch potrebbero migliorare il servizio sanitario.

Il CEO di Apple Tim Cook ha affermato più volte che uno dei maggiori contributi di Apple all’umanità sarà nell’ambito della salute e, a quanto si apprende oggi, la sua più grande idea era quella di creare un servizio sanitario privato gestito proprio dall’azienda.

Una delle sue idee più ambiziose sulla salute degli utenti era un piano per offrire medicina di base ai pazienti. Un team Apple ha passato mesi a cercare di capire come il flusso di dati sulla salute e sul benessere raccolti dagli utenti Apple Watch, rilasciato per la prima volta nel 2015, potesse essere utilizzato per migliorare l’assistenza sanitaria. Il team affermò che uno dei modi migliori per realizzare quella visione era fornire un proprio servizio medico, collegando i dati generati dai dispositivi Apple con l’assistenza virtuale e di persona fornita da medici Apple. Apple avrebbe offerto le cure primarie, ma anche monitoraggio continuo della salute come parte di un programma sanitario personalizzato basato su abbonamenti.

Nel 2017, un anno dopo che l’idea era stata discussa per la prima volta in azienda, Apple ha parlato con alcune cliniche degli Stati Uniti con sede nei pressi dell’Apple Park, così da poter allestire delle postazioni di prova per il nuovo servizio sanitario. Il tutto sarebbe stato gestito dal dottor Sumbul Desai della Stanford University. In realtà, i test sono ancora in corso, pur trovandosi in una fase preliminare a causa di alcune perplessità nate in seno ai dirigenti Apple sul modo con cui Desai stava gestendo il tutto.

Un’iniziativa guidata dal team del dottor Desai prevedeva un’app in fase di test tra i dipendenti Apple chiamata HealthHabit. Secondo il rapporto, questa app aveva lo scopo di “connettere le persone con i medici tramite chat e incoraggiarle a completare sfide per la salute“. L’app non è stata però utilizzata dai dipendenti coinvolti e i dati raccolti non erano sufficienti a tracciare un panorama preciso della situazione e della bontà del progetto.

Gli ultimi mesi hanno però rimesso in moto il tutto, con importanti dirigenti Apple che sono scesi in campo per tentare di recuperare il progetto e offrire ai pazienti un servizio sanitario avanzato. Ora è molto probabile che l’azienda voglia prima creare la propria infrastruttura sanitaria interna, prima di aprirsi agli utenti in un secondo momento. Insomma, l’idea non è arenata del tutto.

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