Uno dei membri più attivi della community jailbreak e leak di dispositivi Apple ha lavorato come spia per l’azienda di Cupertino.
Come riportato in queste ore, Andrey Shumeyko di JVHResearch e YRH04E ha fornito dispositivi leak e documenti interni di Apple alla sua community focalizzata sul jailbreak e sulle fughe di notizie. Tuttavia, nello stesso tempo e all’insaputa degli altri membri della community, condivideva con Apple una serie di dettagli su come lavorava il team. Un doppiogiochista o, se meglio preferite, una spia.
Shumeyko ha fornito ad Apple le informazioni personali e private delle persone che hanno venduto prototipi rubati dalle fabbriche in Cina e dei dipendenti Apple che hanno divulgato online informazioni riservate. Ha anche informato Apple dei giornalisti che hanno intrattenuto rapporti con i leaker e di qualsiasi altro dettaglio ritenuto interessante per l’azienda.
L’uomo ha stabilito un primo contatto con il team di sicurezza globale di Apple nel 2017, avvisando l’azienda di una potenziale campagna di phishing contro i dipendenti degli Apple Store. Nel 2020, Shumeyko ha anche lavorato come talpa di Apple per aiutare l’azienda a scovare alcuni leaker interni e ha fornito informazioni dettagliate su prototipi rubati o su versioni di iOS trapelate online prima del rilascio finale, oltre che i nomi di dipendenti Apple che fornivano le credenziali per accedere a informazioni riservate. Shumeyko decise di condividere queste informazioni con Apple per cercare di riscattare le sue azioni passate, tutte rivolte alla ricerca di leak e di bug per il Jailbreak.
Tra i fatti più curiosi, Shumeyko ha fatto il nome di un giornalista che lavora per il sito 9to5Mac specializzato in rumor: Guilherme Rambo avrebbe pagato 500$ in Bitcoin ad una fonte in cambio di dati relativi a prodotti non ancora presentati nel 2018. Proprio in quell’anno, gli articoli di Rambo riguardavano alcune funzionalità dei futuri iPad Pro non ancora presentati da Apple. La sua fonte era proprio Shumeyko, che aveva scovato queste informazioni da un prototipo interno di un iPhone XR.
Il fondatore di 9to5Mac ha detto che il sito non paga mai le sue fonti e che non era a conoscenza di quanto accaduto in quell’occasione: “Rambo ha deciso di eliminare qualsiasi post relativo a quella vicenda. Inoltre, ha anche smesso di coprire i rumor per 9to5mac“. Lo stesso Guilherme Rambo ha detto di non sapere che quelle informazioni provenivano da un dispositivo rubato, altrimenti avrebbe subito denunciato l’accaduto.
Shumeyko ha personalmente raccontato la sua storia perché ritiene che Apple si sia approfittata di lui e non lo avrebbe ricompensato per le informazioni che ha fornito al team di sicurezza dell’azienda.