Il 2021 è stato un anno molto difficile, anche in campo tecnologico, a causa della carenza di chip. Sebbene Apple stessa abbia confermato che avrebbe subito gli effetti di questa carenza nel prossimo trimestre, un analista afferma che le cose non starebbero proprio cosi.
Secondo Wave7 Research, che produce report mensili sul mercato della telefonia mobile negli Stati Uniti, Apple è stata in grado di bloccare la fornitura di chip con largo anticipo, contrariamente ad altri OEM. Anzi, precisa anche che la carenza “non è uniforme per operatore, canale e persino per negozio“. Samsung e OnePlus sono tre le più colpite a causa di Qualcomm, che non riesce a soddisfare la domanda.
A dimostrazione di questo, il report afferma che “la quota complessiva di iPhone non è diminuita nemmeno a luglio, come ci si potrebbe aspettare prima del lancio di un nuovo iPhone a settembre. La continua resilienza dell’iPhone 12 e i problemi di Samsung sono stati i fattori principali di questo andamento“.
Durante l’annuncio dei risultati finanziari del Q3 2021, Apple ha affermato che i vincoli di fornitura potrebbero avere un impatto negativo, in particolare su iPhone e iPad. Nonostante ciò, Apple ha dichiarato che si aspetta ancora una “crescita a due cifre molto forte” durante il trimestre, ma il tasso di crescita dovrebbe essere inferiore alla crescita del 36% che Apple ha registrato dal terzo trimestre del 2020 rispetto al terzo del 2021.
Insomma, sembra davvero che Apple sia riuscita a gestire al meglio questa carenza di chip e probabilmente la prossima serie iPhone 13 non subirà alcun ritardo di produzione.