Morgan Stanley tra Apple Car, Tim Cook e uno Steve Jobs “fiero di Apple”

Uno dei più importanti analisti di Morgan Stanley parla del potenziale di Apple Car e della Apple costruita da Tim Cook.

Nell’ultimo episodio della serie di podcast Apollo Effect, l’analista di Morgan Stanley Katy Huberty ha discusso del potenziale per una “Apple Car” di rivoluzionare l’industria automobilistica attraverso l’integrazione verticale di hardware, software e servizi. Huberty ha anche elogiato il CEO di Apple Tim Cook, osservando che il compianto Steve Jobs ne sarebbe stato orgoglioso.

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Huberty ritiene che Apple raggiunge risultati migliori quando offre un’integrazione verticale, come evidenziato dall’iPhone, e per questo è convinto che la Apple Car seguirà questa strada con un’auto sviluppata dall’azienda sia lato hardware che software.

Quando si pensa a cosa differenzierà l’auto del futuro, uno dei punti sarà certamente l’essere creativi attorno a nuove catene di approvvigionamento. Il successo riguarda l’integrazione verticale di diversi componenti, progettazione hardware, software e, in definitiva, i servizi che possono essere forniti in quell’automobile. Riguarda la fiducia e la credibilità dei consumatori, e ovviamente il marchio, che è fondamentale quando si tratta di un prodotto di consumo. E tutte queste categorie sono quelli in cui Apple è leader.

Huberty ha detto che una volta che Apple riuscirà a “fare la macchina giusta“, l’azienda potrà iniziare ad integrare tutti i suoi servizi. Ad esempio, con Apple Music per tutti e Apple TV+ e Apple Arcade disponibili per i passeggeri.

Per quanto riguarda l’era Tim Cook, l’analista crede che Steve Jobs sarebbe orgoglioso di questa Apple e del lavoro svolto dall’attuale CEO.

Penso davvero che Tim Cook abbia fatto un lavoro piuttosto fenomenale portando avanti l’eredità di Steve Jobs e proteggendola mentre contemporaneamente creava la sua di eredità. Steve si è concentrato molto sul design e sull’innovazione e sul farsi strada in queste due aree. Tim ha permesso alla cultura dell’azienda di continuare su quel fronte, ma allo stesso tempo ha stratificato alcuni degli aspetti meno visibili che sono più difficili misurare, come i benefici per i dipendenti, le donazioni di beneficenza e la responsabilità ambientale.

Penso che Steve sarebbe molto orgoglioso del modo in cui Tim ha costruito la sua eredità proteggendo la cultura e la differenziazione dell’azienda intorno al design e all’innovazione da lui avviati.

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