Google ha presentato un ricorso contro la Commissione europea nel tentativo di evitare di pagare una multa antitrust da 4,34 miliardi di euro, sostenendo che il regolatore ha ignorato completamente la presenza di Apple durante l’esame dell’impatto di Android sulla concorrenza.
Facciamo un passo indietro: nel 2018 Google è stata multata per aver infranto le regole antitrust. Secondo la Commissione europea, l’azienda di Mountain View avrebbe imposto alcune restrizioni ai gestori e ai produttori di smartphone che utilizzano Android per poter mantenere intatto il suo dominio nel campo della “ricerca”. Google, però, sta cercando di confutare questa accusa “trascinando” Apple nell’argomento.
All’inizio di un’udienza di cinque giorni, i rappresentanti di Google hanno dichiarato ai giudici del Tribunale dell’Unione europea che la Commissione europea si è sbagliata riguardo la competitività di Android. La quota di mercato di Apple mostra il fatto che ci sia “concorrenza”.
La Commissione ha erroneamente ritenuto che Google fosse dominante nei sistemi operativi mobile e negli app store, quando in realtà non ha tenuto conto della presenza importante di Apple in questo mercato. Android quindi è “un’eccezionale storia di successo in un mercato concorrenziale”.
Nicholas Khan della Commissione europea ha però dichiarato alla corte che portare Apple nel quadro non cambia molto le cose, dato che le due aziende perseguono modelli di business diversi. Khan ha aggiunto che gli accordi di Google sulla pre-installazione di Ricerca Google, Play Store e Chrome sui dispositivi non consentivano la promozione della concorrenza sui dispositivi Android.
Il verdetto riguardante questa vicenda dovrebbe arrivare solo nel 2022.