La giornata del 4 ottobre sarà ricordata per il grande down di Facebook e di tutti i suoi servizi, con miliardi di utenti impossibilitati a usare Facebook, WhatsApp e Instagram per circa 6 ore.
Nella tarda serata di ieri, Facebook si è scusata per l’interruzione di 6 ore che ha avuto un impatto non solo sul social network di punta dell’azienda, ma anche su Instagram, WhatsApp e tanti altri servizi ausiliari. L’azienda ha spiegato che un’errata modifica di configurazione dei router ha comportato un’inattività dei data center.
Facebook e i suoi servizi correlati, tra cui Instagram, WhatsApp, Messenger e Oculus VR, sono andati offline intorno alle 17:30 e sono rimasti inaccessibili per circa sei ore. In alcune zone, il downtime è durato fino a 9 ore. Stando alle informazioni condivise in queste ore, il problema è stato causato da un aggiornamento errato del Border Gateway Protocol (BGP).
In un post sul blog ufficiale dell’azienda, Santosh Janardhan, VP of Engineering and Infrastructure di Facebook, si è scusato per l’inconveniente:
I nostri team di ingegneri hanno appreso che le modifiche alla configurazione sui router di dorsale che coordinano il traffico di rete tra i nostri data center hanno causato problemi che hanno interrotto le comunicazioni. Questa interruzione del traffico di rete ha avuto un effetto a cascata sul modo in cui comunicano i nostri data center, bloccando i nostri servizi.
Il problema non era quindi correlato a un semplice errore di configurazione dei DNS, visto che alcuni di questi servizi risultavano comunque funzionanti ma senza restituire alcuna risposta.
Janardhan ha anche confermato che le interruzioni hanno provocato problemi interni, complicando gli sforzi per diagnosticare e risolvere quanto prima l’errore. A quanto pare, anche le serrature smart degli uffici e dei data center di Facebook si sono bloccate a causa dell’impossibilità di comunicare con i DNS per autenticare i badge delle persone autorizzate, rendendo molto più difficile accedere fisicamente ai server interessati.
Facebook assicura comunque che non si è trattato di un attacco e che l’interruzione è stata provocata solo da un’errata configurazione dei sistemi. Malgrado queste rassicurazioni, il valore delle azioni di Facebook è sceso del 5% e Zuckerberg ha bruciato circa 6 miliardi di dollari del suo patrimonio.