I regolatori antitrust dell’Unione europea sono pronti ad accusare formalmente Apple per pratiche anticoncorrenziali legate al chip NFC integrato sugli iPhone e utilizzato per Apple Pay.
Secondo Reuters, le accuse sono in fase di definizione e potrebbero essere inviate ad Apple nei primi mesi del 2022. Le indagini sono iniziate un anno fa, quando la Commissione europea ha messo nel mirino la piattaforma Apple Pay e il chip NFC degli iPhone per il blocco ai servizi di pagamento contactless concorrenti. Come saprete, infatti, il chip NFC degli iPhone funziona solo per i pagamenti tramite Apple Pay e non tramite altri servii simili.
Al momento non ci sono dettagli specifici su queste accuse, ma a quanto pare Apple potrebbe essere obbligata ad aprire il suo sistema di pagamento anche ai servizi concorrenti.
Nel corso degli anni, Apple ha aperto l’accesso all’NFC degli iPhone, senza però mai concederlo a servizi concorrenti diretti di Apple Pay. Ad esempio, quando un iPhone viene avvicinato a un lettore NFC, viene subito mostrata l’interfaccia di Wallet e di Apple Pay, cosa non possibile per i servizi di terze parti.
Questa è la seconda indagine antitrust dell’Unione europea contro Apple, visto che l’azienda di Cupertino è stata accusata di comportamento anticoncorrenziale anche per quanto riguarda l’App Store e i servizi di musica streaming.