Con il rilascio della beta 2 di iOS 15.2, Apple ha apportato dei miglioramenti all’app Dov’è. L’azienda ha introdotto una nuova funzionalità progettata per consentire agli utenti di ricercare e monitorare AirTag o altri oggetti compatibili con la rete Dov’è.
Dopo aver installato la nuova beta, quando si apre l’app Dov’è e si va sulla scheda “Oggetti”, c’è una nuova opzione “Oggetti che possono tracciarmi”. Toccando questo pulsante, gli utenti possono ricercare oggetti nelle vicinanze, come AirTag, che potrebbero essere utilizzati per tracciare la propria posizione.
Quando attivata, questa funzione esegue la scansione di tutto ciò che si trova nelle vicinanze e consente agli utenti di sapere in entrambi i casi se c’è un dispositivo che appartiene a qualcun altro nelle vicinanze. Se viene rilevato un oggetto, Apple offre istruzioni su come disabilitare il dispositivo in modo che non possa più essere utilizzato per il monitoraggio.
Apple ha anche inserito l’opzione “Aiuta a restituire gli oggetti smarriti”, che è simile alla precedente “Identifica oggetto trovato”. La funzione avvia una scansione che individua i dispositivi nelle vicinanze e fornisce istruzioni su come contattare il proprietario di tale dispositivo, con istruzioni personalizzate in base al dispositivo in questione.
Come mai Apple ha introdotto queste nuove funzioni? Gli AirTag e gli oggetti simili con l’integrazione alla rete Dov’è hanno lo scopo di consentire agli utenti di rintracciare i propri dispositivi smarriti, ma si teme che possano essere utilizzati per scopi di stalking. Per prevenire lo stalking con AirTag e altri oggetti simili, Apple sta continuando ad implementare diverse misure di sicurezza.