A sette anni dalla nascita della campagna “Shot on iPhone”, Apple ha spiegato come è nata questa idea frutto dell’amore dell’azienda per i cartelloni pubblicitari.
Il vicepresidente delle comunicazioni marketing di Apple, Tor Myhren, ha tenuto un discorso di apertura a “Elevate: Out of Home”, un evento organizzato da Adweek. Descrivendo i cartelloni pubblicitari e quelle che ha definito altre “espressioni all’aperto”, Myhren ha sottolineato che Apple le utilizza dagli anni ’90 come dimostra la campagna “Thing Different”.
“Amiamo assolutamente l’outdoor“, ha detto Myhren. “Infrange tutte le regole della cultura digitale veloce, temporanea e frammentata di oggi. È statica, non si muove, è singolare, tutte cose che la maggior parte del marketing al giorno d’oggi non è“.
Si parla poi della campagna “Shot on iPhone“: “Questa campagna era un’idea molto molto semplice, basata sul comportamento che stavamo osservando con le tante persone che pubblicavano le loro foto e le etichettavano con hashtag diversi“. La semplicità di questa campagna è continuata dall’idea fino all’esecuzione, perché i cartelloni potevano contenere solo poche parole e ancora meno immagini: “Devi togliere l’artificio e arrivare alla verità“, ha concluso il VP di Apple.
Come ha sottolineato anche Myhren, l’idea del cartellone si è poi estesa in nuove forme. “Quando hai una piattaforma così ricca, non c’è limite a dove può andare“.