Il regista Ridley Scott non aveva idea di chi fosse Steve Jobs quando venne ingaggiato per dirigere l’ormai mitico spot Apple “1984” per il lancio del Macintosh.
In una recente intervista, Ridley Scott ha ammesso che è proprio dalla pubblicità che ha imparato a massimizzare i budget e a lavorare secondo programmi ben precisi. Nel 1983, l’allora società di pubbliche relazioni di Apple Chiat/Day gli chiese di dirigere una pubblicità per lanciare il Macintosh, e inizialmente Scott pensò che “Apple” significasse lavorare per i Beatles. “Mi dissero ‘no, no, no. Apple è l’azienda di questo tizio chiamato Steve Jobs‘”, racconta Scott. “Ma io non avevo idea di chi fosse Steve Jobs“.
Il regista rimase stupito dalla sceneggiatura di quello spot: “Mio dio, pensai. Non stanno dicendo cos’è il Mac, non stanno mostrando il prodotto. Non stanno nemmeno dicendo cosa fa. Era una pubblicità come forma d’arte ed era tremendamente efficace“. La cosa che più convinse Ridley Scotto ad accattare fu proprio la sceneggiatura di “1984” scritta da Steve Hayden, Brent Thomas e Lee Clow.
“Oggi, però, la pubblicità sta cambiando radicalmente” ha aggiunto Scott. “E il problema è anche dell’iPhone, che è sia genio che nemico. Oggi capita che stai leggendo qualcosa di importante e ti ritrovi 19 banner che ti distraggono. È efficace? Ne dubito fortemente“.
Ridley Scott sta nuovamente lavorando con Apple tramite la sua società di produzione, la Scott Free. Al momento, il regista sta dirigendo “Kitbag“, un film su Napoleone che vedremo su Apple TV+.
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